Roma – Continua a infittirsi il mistero attorno all’affaire Sangiuliano. Maria Rosaria Boccia, la donna al centro dell’inchiesta, è stata interrogata per cinque ore dai magistrati della Procura di Roma.
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Durante l’interrogatorio, la Boccia ha scelto di non rispondere alla domanda sulla sua presunta gravidanza, alimentando ulteriormente il giallo.
Oltre alle accuse di lesioni, per aver ferito l’ex ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, la Boccia deve ora rispondere di stalking, interferenze illecite nella vita privata della moglie di Sangiuliano, diffamazione nei confronti dell’ex capo di Gabinetto al Mic Francesco Gilioli e falso nella stesura del curriculum presentato al Ministero.
Le nuove accuse e l’interrogatorio
L’interrogatorio, durato quasi cinque ore, è stato caratterizzato da momenti di tensione, con la voce della Boccia che si è alzata in più occasioni. La donna, accompagnata dal suo avvocato Francesco Di Deco, ha presentato una memoria difensiva dettagliata e ha risposto a gran parte delle domande, tranne a quella sulla presunta gravidanza.
Gli episodi contestati
Dagli accertamenti dei carabinieri, sono emersi nuovi episodi di minacce e pressioni psicologiche nei confronti di Sangiuliano, con riferimenti a una presunta gravidanza e a visite di controllo. La Boccia è accusata anche di aver registrato e diffuso una telefonata privata tra l’ex ministro e la moglie.
La difesa della Boccia
La Boccia si dichiara vittima e nega di aver ferito Sangiuliano, sostenendo che l’ex ministro si sarebbe procurato la ferita da solo. I pm hanno “stoppato” la donna quando ha cercato di affrontare i temi contenuti nella sua denuncia contro il giornalista, perché oggetto di approfondimenti di competenza del Tribunale dei ministri di Roma che sta indagando sul dimissionario titolare del Mic per peculato e rivelazione del segreto d’ufficio.
Articolo pubblicato il giorno 14 Marzo 2025 - 07:03