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Napoli, vandalizzato il murale di Geolier nel rione Gescal

Il volto del rapper coperto di vernice bianca
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Napoli– Un gesto vandalico ha colpito il murale dedicato a Geolier, uno dei rapper più amati e ascoltati della scena musicale italiana, nel cuore del rione Gescal, quartiere tra Secondigliano e Miano dove l’artista è nato e cresciuto.

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Il volto del cantante, raffigurato accanto a quello di Diego Armando Maradona, è stato coperto con vernice bianca. La scoperta risale a sabato mattina, ma è probabile che il gesto sia stato compiuto nella notte precedente.

L’opera, realizzata nel 2024 dallo street artist Filospray, ritrae Geolier (al secolo Emanuele Palumbo) insieme al mitico “Pibe de Oro”, in un omaggio che unisce la storia del quartiere alla carriera del giovane rapper.

Curiosamente, il vandalismo ha risparmiato il resto del murale: solo il volto di Geolier è stato imbrattato, lasciando intatta l’iconica figura di Maradona.

I vandali hanno coperto solo il volto di Geolier senza toccare Maradona

Un piccolo giallo, ma nel rione si tende a sminuire l’accaduto. “Qui tutti gli vogliono bene”, raccontano i residenti, convinti che si tratti di una semplice bravata o di un atto vandalico fine a sé stesso, non diretto contro il rapper.

Filospray, l’artista autore del murale, ha già promesso di rimediare: “Lo rifaremo presto”, ha annunciato sui social, definendo l’accaduto “uno schiaffo al cuore del rione Gescal”.

Il murale, realizzato il 1° febbraio 2024, pochi giorni prima della partecipazione di Geolier al Festival di Sanremo, si trova sulla porta del circoletto alla III traversa Cupa Capodichino, un luogo simbolo per il quartiere e per lo stesso rapper, che qui ha trascorso la sua adolescenza.

Lo street artist Filospray ha promesso: “Lo rifaremo presto”

L’opera celebra non solo la sua musica – con un riferimento al brano “I p’ me, tu p’ te”, arrivato secondo a Sanremo e subito entrato in hit parade – ma anche il legame tra Geolier e il rione, attraverso un omaggio al rito scaramantico di Maradona: il bacio sulla fronte del massaggiatore Salvatore Carmando prima delle partite con il Napoli.

Classe 2000, Geolier si è affermato come uno degli artisti italiani più seguiti già a vent’anni. Dopo il successo sanremese, ha lasciato il rione Gescal, dove tuttora risiede la sua famiglia, per trasferirsi in una villa con piscina nella vicina Pozzuoli. Ma il legame con il quartiere rimane forte, come dimostra l’affetto dei residenti e l’indignazione per l’atto vandalico.

L’indignazione del quartiere per il gesto vandalico

“Emanuele non merita questo, il rione non merita questo”, ha scritto Filospray sui social. “Non sappiamo chi sia stato, ma sappiamo che hai fatto male a tante persone, adulti e bambini, amanti di questo murale. Stai tranquillo, Geolier prenderà di nuovo vita”. Intanto, nel rione Gescal, si attende di vedere il volto del rapper tornare a splendere sul muro che lo celebra, insieme alla storia di un quartiere che continua a credere nei suoi talenti.

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Articolo pubblicato il giorno 2 Marzo 2025 - 20:22


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