Napoli -Un intricato caso di sequestro di persona, con risvolti legati alla criminalità organizzata, ha scosso la città di Napoli.
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Sei uomini sono stati arrestati con l’accusa di aver sequestrato e picchiato due persone, in un regolamento di conti scaturito dalla sparizione di un’Audi sportiva del valore di 80.000 euro. Tra gli arrestati, uno è risultato avere legami con il clan Mazzarella di San Giovanni a Teduccio.
I sei sequestratori sono stati arrestati in flagranza di reato e condotti in carcere. Si tratta di Salvatore Giannetti, Antonio Martori, Arturo Lama, Mario Amaro, Giuseppe Ciccarelli e Salvatore De Filippo.
La vicenda
Tutto ha avuto inizio con il noleggio dell’auto di lusso presso un’agenzia del quartiere orientale di Napoli. Il noleggiatore, dopo aver ottenuto le chiavi della vettura, l’ha rivenduta a un ignaro acquirente. Quando è giunto il momento di restituire l’auto, ha denunciato un furto, ma l’agenzia, grazie al GPS installato sul veicolo, ha scoperto l’inganno.
A quel punto, gli amici dei truffati hanno organizzato una spedizione punitiva. Il noleggiatore è stato convocato in un bar e picchiato, e durante l’aggressione è emerso il nome di un complice. Quest’ultimo è stato prelevato e condotto in un appartamento di via Castagnola, dove è stato raggiunto anche dal noleggiatore, nel frattempo sequestrato in un bar di Fuorigrotta.
L’intervento dei carabinieri
I due sequestrati sono stati interrogati con violenza e minacce di morte, per costringerli a restituire l’auto e a risarcire il danno di 80.000 euro. Fortunatamente, le urla provenienti dall’appartamento hanno allertato i vicini, che hanno chiamato il 112. I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti tempestivamente, facendo irruzione nell’abitazione e liberando i due ostaggi.
Le indagini sono tuttora in corso per chiarire tutti i contorni della vicenda e per accertare eventuali responsabilità di altre persone coinvolte.
Articolo pubblicato il giorno 10 Marzo 2025 - 06:40