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Una cappella ottocentesca nel cuore di Chiaia, occupata abusivamente, è stata restituita alla città dopo un intervento delle forze dell’ordine.
Gli agenti dell’Unità operativa Tutela edilizia e Patrimonio della Polizia locale di Napoli hanno eseguito questa mattina lo sgombero coatt odell’immobile, abitato da una donna già indagata per una serie di reati tra cui danneggiamento a bene sottoposto a tutela culturale, violazione di sigilli e illeciti edilizi.
L’operazione, disposta dalla Procura di Napoli, ha visto la collaborazione degli agenti dell’Unità operativa Chiaia, del Commissariato San Ferdinando e del Servizio Logistica del Comune. La donna, già destinataria di precedenti intimazioni di rilascio, non aveva ottemperato agli ordini, rendendo necessario l’intervento delle autorità.
Al termine delle operazioni, l’edificio è stato definitivamente sigillato, con la chiusura degli accessi per evitarne una nuova occupazione. Gli atti relativi all’indagine sono stati trasmessi alla Procura, che ora valuterà le ulteriori iniziative da intraprendere contro la donna.
Un altro passo avanti, dunque, nella tutela del patrimonio storico-artistico di Napoli, spesso minacciato da abusi e illegalità.
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L’sgombero di questa donna a Chiaia è un fatto importane per la città, ma mi domando se le autorità fanno abbastanza per proteggere il patrimoni culturale. Speriamo che simili situazioni non si ripetono in futuro.