Napoli – Da oggi entra in vigore il nuovo calendario per la raccolta porta a porta nelle zone di San Ferdinando e dei Quartieri Spagnoli, nell’ambito del progetto Napoli Differente nel Cuore.
La principale novità, come spiegato dal presidente di Asìa, Domenico Ruggiero, riguarda l’uniformità delle giornate di conferimento per tutti i cittadini:
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Carta e cartone: lunedì sera;
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Indifferenziato: martedì e sabato;
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Scarti alimentari: mercoledì, venerdì e domenica;
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Plastica e metalli: martedì e venerdì.
Per le attività commerciali sono previste misure specifiche: il ritiro dell’umido per i ristoranti avverrà quotidianamente, mentre per bar e fruttivendoli ci sarà un prelievo frequente di vetro e umido. Il multimateriale sarà raccolto ogni sera per ristoranti, bar e negozi di abbigliamento, mentre il cartone sarà ritirato il sabato a chiusura delle attività.
Il nuovo calendario verrà esteso in primavera anche alla zona dei Decumani e al quartiere San Giuseppe, con l’unica eccezione del prelievo dei multimateriali, che resterà differenziato per rione.
Differenziata al 44,5% ma troppi errori nel conferimento
Secondo i dati del Comune, nel 2024 la raccolta differenziata a Napoli ha raggiunto il 44,5%, ma il tasso effettivo di riciclo è molto più basso. Nel 2023, ad esempio, è stato dieci volte inferiore rispetto alla raccolta differenziata totale. Il problema principale è la presenza di materiali errati nei contenitori, che rende il rifiuto non idoneo al trattamento e lo declassa a indifferenziato.
Tra gli errori più comuni:
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Plastica e scontrini fiscali finiscono nella carta;
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Guanti da cucina nel multimateriale;
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Buste con deiezioni canine nell’umido.
Per migliorare la qualità della raccolta, il Comune punta su informazione e sanzioni. Nel 2021 erano state elevate 852 multe, mentre nel 2024 sono già 4.005. Tuttavia, secondo Ruggiero, servirebbero più ispettori ambientali: attualmente ce ne sono solo dieci.
Atteso l’impianto di compostaggio a Ponticelli
Napoli è ancora in attesa del suo primo impianto di compostaggio, progettato a Ponticelli per trasformare 40.000 tonnellate di rifiuti organici all’anno in compost e biometano. Secondo Ruggiero, i lavori partiranno entro il 2025 e si concluderanno in due anni.
Attualmente, la città esporta gran parte dell’umido in Veneto, con un costo di circa 100 euro a tonnellata. Carta e cartone vengono inviati in stabilimenti campani, con un costo di 60 euro a tonnellata, in parte coperto dal consorzio Comieco. Per il vetro, il costo è simile, con il contributo del Coreve. La gestione del multimateriale costa 45 euro a tonnellata, mentre il conferimento dell’indifferenziato a Sapna – la società della Città Metropolitana che lo trasferisce agli Stir – arriva a 190 euro a tonnellata.
Il nuovo piano di raccolta punta a migliorare il sistema di gestione dei rifiuti, ridurre gli errori nel conferimento e avvicinare Napoli agli standard delle grandi città europee.
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2025 - 08:04