I funerali di Emanuele Durante si terranno in forma privata: lo ha stabilito il questore di Napoli, Maurizio Agricola, che ha negato le esequie pubbliche per motivi di ordine pubblico.
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Una decisione che ha colto di sorpresa e amareggiato i familiari del ventenne, assassinato sabato pomeriggio nel centro storico mentre era in compagnia della fidanzata. Sul delitto, ancora avvolto nel mistero, si concentrano le indagini dei Carabinieri, che ipotizzano possibili collegamenti con altre recenti violenze tra giovanissimi.
L’indagine e il contesto del delitto
Emanuele Durante è stato colpito a morte mentre si trovava a bordo della sua Smart, percorrendo via Santa Teresa degli Scalzi in direzione del Museo. Gli investigatori sospettano che l’omicidio rientri nella spirale di contrasti tra bande giovanili attive nei quartieri del centro storico.
L’inchiesta, condotta dai Carabinieri del nucleo operativo del Comando provinciale e della compagnia “Stella”, è entrata in una fase cruciale: una pista precisa è al vaglio, e il coinvolgimento della Direzione Distrettuale Antimafia lascia ipotizzare legami con la criminalità organizzata.
Secondo alcune indiscrezioni, l’omicidio potrebbe essere maturato come una vendetta per uno “sgarro” che, in certi ambienti, non viene perdonato.
Il dolore della famiglia
La decisione di vietare i funerali pubblici si inserisce in un quadro normativo che attribuisce ai questori la facoltà di intervenire in situazioni di particolare delicatezza. Per la famiglia Durante, però, si tratta di un ulteriore colpo.
La data dei funerali sarà ufficializzata solo dopo il completamento dell’autopsia disposta dalla Procura. Solo allora la salma sarà restituita ai genitori per la celebrazione del rito funebre, che avverrà in forma strettamente privata.
Articolo pubblicato il giorno 19 Marzo 2025 - 05:59