Napoli – Con un voto a maggioranza, il Consiglio Comunale di Napoli ha sancito un passo decisivo per la cultura cittadina: l’acquisizione dell’immobile di via Vergini 19, situato all’interno del maestoso Palazzo dello Spagnolo, per la cifra di 50mila euro, spese di registrazione incluse
. L’obiettivo? Trasformare lo storico edificio nella futura casa del Museo di Totò, il leggendario Principe della risata, in un’operazione finanziata dal Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli.
Una decisione che chiude una procedura avviata nel 2014 e che segna un punto di svolta per la valorizzazione del patrimonio culturale napoletano.
La delibera n. 76, approvata dopo un acceso dibattito, ha visto il consigliere Salvatore Flocco(Movimento 5 Stelle) spingere per un’anticipazione della discussione, mentre Salvatore Guangi (Forza Italia) ha scelto l’astensione, pur esprimendo fiducia nel progetto.
Intanto, all’unanimità, è stata approvata anche la delibera n. 70, che introduce il nuovo Regolamento per la nomina e il funzionamento della Commissione Locale per il Paesaggio, sostituendo quello del 2017. Massimo Pepe, presidente della Commissione Urbanistica, ha illustrato le novità: tra queste, l’estensione da 30 a 45 giorni del mandato della commissione uscente, per garantire continuità operativa in attesa della nuova nomina.
Ma non è mancato il botta e risposta politico. Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha lanciato un allarme sui rischi di abbattimento di abitazioni condonate, sottolineando l’emergenza abitativa che colpisce numerose famiglie sfrattate, sia dal patrimonio privato che da quello pubblico.
Una situazione che, secondo Andreozzi, contrasta con i dati forniti dall’amministrazione, che nega un’espulsione sistematica dei residenti dai quartieri centrali a favore di bed and breakfast e case vacanza.
Guangi, dal canto suo, ha puntato il dito sui tempi biblici delle pratiche edilizie: “In alcuni casi si arriva a un anno di attesa, contro i 30 giorni previsti in altri comuni”, ha denunciato, sollecitando un confronto con la Soprintendenza per snellire le procedure.
La seduta si è conclusa con l’approvazione della delibera n. 23, proposta dal consigliere Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città), che introduce il nuovo Regolamento per la gestione dei servizi educativi per la fascia 0-6 anni.
Dopo la verifica del numero legale, con 20 consiglieri presenti in Aula, la presidente ha sciolto la seduta, lasciando sul tavolo questioni ancora aperte ma con un traguardo storico raggiunto: Napoli è un passo più vicina a rendere omaggio a uno dei suoi figli più illustri, Antonio De Curtis, in arte Totò.
Articolo pubblicato il giorno 21 Marzo 2025 - 19:45