Napoli – E’ amareggiato il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri nel commentare l’omicidio del 20enne Emanuele Durante.
Cresce l’allarme criminalità giovanile. “Sempre più giovani muoiono o commettono reati”. “Un trend allarmante che riguarda tutto il mondo occidentale, Italia compresa, e che qui a Napoli e in Campania si manifesta con particolare virulenza”: ci ha tenuto a dire il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri.
“Con il passare del tempo – ha spiegato Gratteri a margine del Rapporto Ecomafia – assistiamo a un aumento preoccupante di giovani che muoiono o commettono reati, arrivando persino a capeggiare organizzazioni criminali”.
Nonostante il quadro allarmante,Gratteri ha sottolineato come la situazione sia migliorata rispetto a vent’anni fa, quando a Napoli si registravano 300-400 omicidi all’anno. “La storia ci insegna che la situazione può essere migliorata ulteriormente – ha aggiunto il procuratore – investendo in uomini, mezzi e soprattutto telecamere di sorveglianza, anche nelle periferie e nelle province”.
L’appello di Gratteri si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla criminalità giovanile, un fenomeno complesso che richiede un approccio multidimensionale, che coinvolga istituzioni, forze dell’ordine, scuola, famiglia e società civile.
Articolo pubblicato il giorno 17 Marzo 2025 - 13:34