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Napoli, incendio doloso all’agenzia funebre “La Celestiale” a Miano

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Napoli – Un incendio doloso ha colpito la notte scorsa l’agenzia funebre “Celestiale”, situata in cupa detta Santa Cesarea, a Miano.

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Le fiamme, divampate poco dopo la mezzanotte di ieri, hanno distrutto la serranda del locale, portando gli investigatori a valutare diverse ipotesi, tra cui quella del racket.

Tuttavia, i titolari dell’agenzia hanno dichiarato alla polizia di non aver mai ricevuto minacce, lasciando aperte altre piste per risalire al movente dell’atto criminale.

L’allarme è scattato grazie a una telefonata anonima al 113, che ha allertato la sala operativa della questura di Napoli, guidata dal dirigente Antonio Cristiano.

Le volanti, inviate sul posto, hanno constatato immediatamente la veridicità della segnalazione. I vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente, hanno confermato la natura dolosa dell’incendio, basandosi sulle tracce di benzina rinvenute e sul modus operandi.

Secondo le prime ricostruzioni, due malviventi in sella a uno scooter avrebbero cosparso di liquido infiammabile la parte inferiore della saracinesca, per poi appiccare il fuoco con un accendino.

Nonostante l’assenza di telecamere nelle immediate vicinanze, gli investigatori della Squadra mobile stanno raccogliendo testimonianze, sebbene frammentarie e indirette. I titolari dell’agenzia, giunti sul posto, sono stati interrogati, ma hanno negato di aver subito pressioni o minacce.

Tuttavia, non si esclude l’ipotesi del racket, considerando che in passato i clan camorristici hanno utilizzato la tecnica del “mostrare i muscoli” prima di chiedere il pizzo.

La tensione alta a Miano dopo il duplice omicidio Avolio-Abenante

L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione criminale a Miano, dove gli ambienti legati alla camorra sono nuovamente in fermento. Solo la scorsa settimana, il duplice omicidio di Salvatore Avolio e Francesco Abenante, esponenti del gruppo Pecorelli-Catone, ha riacceso gli scontri tra fazioni rivali per il controllo del territorio e delle attività illecite, tra cui l’imposizione del pizzo.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 5 Marzo 2025 - 09:12


1 commento

  1. Leggendo di quest’episodio mi sembra strano che non ci siano stati avvisi di minacce da parte dei titolari, forse c’è di più sotto. La camorra è un problema serio e non si può sottovalutare la situazion.

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