Napoli- Attesa per la prima udienza del processo per l’omicidio di Santo Romano che si terrà domani martedì 25 marzo presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, ai Colli Aminei.
La famiglia del19enne ucciso a colpi di pistola lo scorso novembre a San Sebastiano al Vesuvio ha lanciato un appello per quella data, invitando tutti a pubblicare sui social network un messaggio unico: “Giustizia per Santo”. Un gesto simbolico per tenere alta l’attenzione sul caso e chiedere verità.
Pubblicato: 24/03/2025 13:05
Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulle presunte tangenti per favorire Huawei nell’introduzione del 5G in Europa. Un’intercettazione chiave, registrata dagli investigatori, getta ombre sul colosso cinese ...
Continua a leggere«Non dimenticatelo – ha spiegato Filomena De Mare, madre di Santo –. Usiamo questa volta i social per fare qualcosa di buono. Il 25 marzo scriviamo tutti: Giustizia per Santo».
La tragedia di novembre
La vicenda risale al pomeriggio del 13 novembre, quando in piazza Raffaele Capasso è scoppiata una lite degenerata in tragedia. Un uomo ha estratto una pistola e ha aperto il fuoco, colpendo a morte Santo e ferendo un altro 19enne, incensurato, al gomito.
Pubblicato: 24/03/2025 12:43
Torre Annunziata – Un’operazione su larga scala della Guardia di Finanza ha portato all’esecuzione di 9 misure cautelari e al sequestro preventivo di beni per quasi 8 milioni di euro, nell’ambito di ...
Continua a leggereOra, a quattro mesi di distanza, la prima udienza segna un passo cruciale verso la ricerca della verità. Intanto, la mobilitazione social vuole essere un segno di solidarietà e una richiesta collettiva di giustizia.
#GiustiziaPerSanto potrebbe presto riempire le bacheche, trasformando il dolore in una voce unica.
“Ci auguriamo che il processo inizi e si concluda nel segno della giustizia” – commenta il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che domattina alle 10 sarà fuori al tribunale con i parenti della vittima – “Troppe volte abbiamo dovuto ingoiare bocconi amari per violenze, omicidi e sparatorie rimasti impuniti o i cui imputati hanno ricevuto pene lievi, ridicole.
La sentenza che ha condannato Valda, l’assassino di Francesco Pio Maimone, all’ergastolo è stato il primo segnale di una giustizia non più cieca e che restituisce, almeno in parte, un po’ di serenità alle famiglie delle vittime e che inchioda assassini e criminali alle proprie colpe. E’ questa la strada da percorrere.
Nel frattempo ci uniamo all’appello della famiglia Romano, Giustizia Per Santo!”
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2025 - 14:05
