Aveva riaperto a dicembre dopo oltre 30 anni di abbandono, ma oggi l’ex ospedale militare di Napoli, ribattezzato La Santissima Hub, è di nuovo sotto i riflettori per motivi ben diversi da quelli culturali che lo avevano caratterizzato negli ultimi mesi.
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Alcune sale dell’edificio sono state sequestrate dalla polizia giudiziaria dopo che, domenica scorsa, al suo interno si è svolto un evento musicale senza le necessarie autorizzazioni.
L’organizzatore, l’agenzia Post Office, ha trasformato lo spazio in una discoteca abusiva, scatenando il caos nel cuore dei Quartieri Spagnoli.
Vico Trinità delle Monache, domenica sera, sembrava un’arena estiva: centinaia di giovani in fila per entrare, traffico paralizzato e pattuglie di polizia impegnate a ripristinare l’ordine.
La situazione è diventata insostenibile, con auto in doppia fila e ragazzi accalcati lungo la stretta salita che conduce all’ingresso. Nonostante l’evento fosse programmato dalle 17 alle 24, già alle 22 la capienza massima era stata raggiunta, ma la folla continuava a crescere.
Il malcontento dei residenti e di chi è rimasto intrappolato nel traffico ha portato alla segnalazione del comitato “Rispetto dei diritti e delle norme”, innescando l’intervento delle forze dell’ordine.
Ieri mattina, all’ingresso dell’edificio, campeggiavano i sigilli con la scritta “Area sottoposta a sequestro preventivo”, datati 2 marzo. Secondo il verbale della polizia municipale, i problemi non si limitavano alla mancanza di licenze.
L’evento, infatti, era stato allestito come una vera e propria discoteca, con dj, musica, balli e un servizio di catering per i drink, accessibile previo pagamento di un biglietto. Tuttavia, mancavano le autorizzazioni previste dal TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) per gli spettacoli danzanti.
Ma non è tutto. L’area era accessibile attraverso una porta carraia condivisa con un cantiere edile, creando una situazione di pericolo per i partecipanti. Mancavano indicazioni sulle vie di fuga e sui rischi legati ai lavori in corso. Gli agenti, insieme ai vigili del fuoco e alla protezione civile, hanno interrotto l’evento, fatto defluire il pubblico in sicurezza e disposto il sequestro della sala da ballo e dell’area adiacente.
A difendersi è Urban Value, la società che ha promosso la rinascita dell’ex ospedale militare attraverso un consorzio. Secondo i responsabili, la colpa non è dell’hub, ma degli organizzatori dell’evento.
La Santissima, infatti, affitta gli spazi a terzi per iniziative temporanee, ma non ha alcun ruolo nella gestione delle serate. “I titoli autorizzativi dell’immobile non c’entrano con gli eventi organizzati da altri”, hanno spiegato i concessionari, respingendo l’idea che l’hub sia diventato una discoteca.
Intanto, il caso riaccende i riflettori sull’emergenza giovanile e sulla difficoltà di conciliare divertimento, sicurezza e rispetto delle regole in una città come Napoli, dove la voglia di vivere la notte spesso si scontra con la burocrazia e il controllo del territorio.
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