Un impegno civico in difesa del verde pubblico, nato dall’indignazione dei cittadini di Corso Garibaldi, si scontra con le lungaggini burocratiche e l’inerzia amministrativa: la petizione per il reimpianto degli alberi abbattuti lungo una delle arterie principali della città ha raccolto numerose firme e portato i promotori a un confronto diretto con l’assessore al Verde, Vincenzo Santagata, il quale aveva garantito la messa a dimora delle nuove alberature entro ottobre 2024.
A marzo 2025, però, nulla è stato fatto. Nel tentativo di ottenere risposte, sono state inviate quattro PEC alla dirigente dell’Ufficio Verde del Comune, Teresa Bastia, ma la comunicazione si è rivelata faticosa e lenta. Solo dopo ripetute sollecitazioni è arrivata la conferma: l’appalto è stato assegnato e gli alberi verranno piantati entro quattro mesi da febbraio 2025, quindi a giugno.
Una tempistica che solleva forti preoccupazioni: mettere a dimora nuove piante nel periodo estivo, con temperature torride e scarsità di risorse idriche, rischia di condannarle a morire sotto il sole cocente, considerando che l’intero Comune dispone di una sola autobotte per l’irrigazione di tutta la città.
Di fronte a queste criticità, i cittadini hanno nuovamente chiesto un intervento più rapido e adeguato, ottenendo dall’assessore una nuova promessa: il reimpianto avverrà entro aprile o, nella peggiore delle ipotesi, a ottobre 2025. Un anno di ritardo rispetto agli impegni iniziali.
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