Il regista e attivista per i diritti palestinesi Omar Suleiman ha denunciato di essere stato vittima di un’aggressione a sfondo razziale mentre si trovava con un amico nei pressi della stazione di Montesanto, a Napoli, lo scorso sabato.
“Si è trattato di un’aggressione razzista – ha dichiarato Suleiman – perché io e un compagno della Comunità Palestinese della Campania indossavamo le nostre Kufie.
L’episodio è avvenuto alle 16:30 di sabato 22 marzo sulla Cumana, quando un individuo ha iniziato a provocarci ripetutamente, dapprima in maniera banale – suonando più volte l’inno israeliano – e poi con tentativi di contatto fisico, cercando una nostra reazione.
Non abbiamo risposto alle provocazioni, ma l’uomo ci ha atteso alla stazione di Montesanto e lì ci ha aggrediti alle spalle”.
Suleiman ha sottolineato la gravità dell’accaduto, aggiungendo che la denuncia è stata già presentata e che si aspetta conseguenze legali per l’aggressore. Tuttavia, ha voluto rendere pubblica la vicenda, evidenziando l’indifferenza che ha circondato l’episodio. “Le persone presenti – ha aggiunto – si sono limitate a commentare con frasi del tipo ‘Ah vabbè, sono questioni di religione’, dimostrando un’empatia selettiva preoccupante”.
In solidarietà con Suleiman è intervenuta anche l’associazione salernitana Memoria in Movimento, che ha condannato l’episodio definendolo un’aggressione islamofobica contro il diritto alla vita, alla terra e alla libertà del popolo palestinese.
L’associazione ha ribadito che simili episodi non fermeranno il movimento internazionale di solidarietà con la Palestina e ha annunciato due iniziative per il mese di aprile: un concerto di beneficenza per Gaza il 18 aprile e un evento su “Antisionismo e decolonizzazione” il 29 aprile.
“La Comunità Palestinese della Campania – conclude la nota di Memoria in Movimento – sarà presente con ancora maggiore convinzione, per continuare il percorso di solidarietà militante con il popolo palestinese”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2025 - 12:29