La leader del Rassemblement National (RN), Marine Le Pen, è stata condannata a quattro anni di reclusione, di cui due senza condizionale, con possibilità di braccialetto elettronico, e a cinque anni di ineleggibilità.
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La sentenza, emessa dal tribunale di Parigi, riguarda il caso degli assistenti parlamentari del RN al Parlamento europeo di Strasburgo, dove Le Pen e altri otto eurodeputati sono stati giudicati colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici.
Accuse e sentenza
Secondo il tribunale, Le Pen e i suoi collaboratori hanno creato un “sistema” di contratti fittizi per far pagare al Parlamento europeo persone che lavoravano in realtà per il partito a livello nazionale. La frode ammonterebbe a 2,9 milioni di euro di danni per il contribuente europeo. La presidente del tribunale, Bénédicte de Perthuis, ha sottolineato che Le Pen era “al centro di questo sistema dal 2009, con autorità”.
Reazioni e solidarietà
La condanna ha scosso il panorama politico francese e ha suscitato reazioni a livello internazionale. Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha espresso preoccupazione per “le violazioni delle norme democratiche” nel processo, mentre il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha manifestato solidarietà a Le Pen con il messaggio “Je suis Marine!” sul social media X.
Conseguenze politiche
La sentenza di ineleggibilità, con effetto immediato, mette a rischio la carriera politica di Marine Le Pen, considerata una figura di spicco della destra francese. La sua assenza potrebbe avere un impatto significativo sulle future elezioni presidenziali del 2027.
Articolo pubblicato il giorno 31 Marzo 2025 - 14:56
La condanna di Marine Le Pen e una cosa molto seria, ma anke la giustizia deve essere equa. Certo che ci sono molte polemiche su questo caso, i fondi pubblici devono essere usati bene per il bene comune e non per altri scopi.