La multinazionale statunitense Jabil ha annunciato la cessione del suo stabilimento di Marcianise alla Tme Assembly Engineering Srl (Tma), una nuova società partecipata da Tme di Portico di Caserta e Invitalia.
La decisione, comunicata il 25 marzo, arriva dopo la conclusione della procedura di licenziamento collettivo e scongiura il licenziamento dei 408 dipendenti del sito.
Dettagli della cessione:
La cessione avverrà in due fasi: prima il trasferimento delle quote da Jabil Circuit Italia (Jci) a una NewCo (Jabil NewCo) controllata interamente dalla prima, e poi il passaggio da Jabil NewCo a Tma.
Tma è una nuova società costituita da Tme di Portico di Caserta (55% delle quote) e Invitalia (45%).
Jabil ha dichiarato che la cessione garantisce un futuro sostenibile per i lavoratori del sito.
Reazioni e prospettive:
La mossa di Jabil, giunta al termine della procedura di licenziamento, mette i sindacati e i lavoratori in una posizione difficile.
La cessione è unilaterale, e i sindacati possono solo negoziare le condizioni economiche e di lavoro.
È previsto un periodo di 25 giorni per le trattative tra azienda e sindacati, che si svolgeranno presso Confindustria.
I dipendenti che non desiderano passare alla nuova azienda dovranno dimettersi.
La vertenza sembra avviarsi verso una soluzione, nonostante la volontà dei sindacati e dei lavoratori di mantenere Jabil a Marcianise.
Il 16 aprile è previsto un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, convocato dal Ministro Urso.
Punti chiave:
Licenziamenti scongiurati: la cessione evita il licenziamento dei 408 dipendenti.
Cessione unilaterale: i sindacati hanno un margine di manovra limitato.
Futuro incerto: restano da definire le condizioni economiche e di lavoro per i dipendenti.
La volontà dei sindacati era quella di mantenere la Jabil sul territorio, ma la cessione ha cambiato le carte in tavola.
Articolo pubblicato il giorno 28 Marzo 2025 - 14:59