Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulle presunte tangenti per favorire Huawei nell’introduzione del 5G in Europa. Un’intercettazione chiave, registrata dagli investigatori, getta ombre sul colosso cinese e sul presunto sistema di corruzione a Bruxelles.
A parlare, senza sapere di essere intercettato, è Valerio Ottati, dipendente di Huawei Belgio ed ex assistente dell’europarlamentare Fulvio Martusciello. Durante una conversazione a bordo di un SUV con un collega della filiale polacca dell’azienda, Ottati avrebbe dichiarato: “Loro (Huawei) spesso oltrepassano il limite e addirittura pagano per gli emendamenti”.
L’intercettazione è tra gli elementi chiave raccolti dagli inquirenti nell’indagine su presunti versamenti di circa 46mila euro destinati a politici europei per influenzare decisioni legislative a favore di Huawei.
L’inchiesta ha già portato all’arresto di Lucia Simeone, collaboratrice dell’eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello, attualmente ai domiciliari. Le vengono contestati i reati di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio, mentre Ottati è indagato anche per falso.
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L'inchiesta su Huawei sembra molto complessa e coinvolge diversi aspetti della corruzione in Europa. È importante che vengano fatti chiarimenti su queste accuse per mantenere la fiducia nel sistema politico europeo e nelle aziende.