Napoli – I Carabinieri hanno inferto un duro colpo a una rete di falsari che operava in un bunker nel quartiere Barra di Napoli, lo stesso sito già sottoposto a sequestro l’anno precedente.
Quattro persone sono state arrestate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e distribuzione di banconote false.
Il bunker, situato nei pressi del garage del presunto capo della banda, era accessibile tramite una parete di mattoni mobile, azionata da un sofisticato sistema elettrico-elettronico artigianale.
Produzione su larga scala
Le indagini, condotte con la collaborazione della Banca d’Italia ed Europol, hanno rivelato che i falsari avevano prodotto circa 380.000 banconote false, per un valore nominale di circa 11,5 milioni di euro, monopolizzando circa il 30% della valuta falsa circolante nell’eurozona.
L’operazione è il risultato di un’indagine iniziata dopo che i Carabinieri avevano scoperto la ripresa dell’attività di contraffazione nel sito sequestrato, monitorando i movimenti di alcuni sospettati.
Implicazioni Internazionali
- Le banconote false, di tagli da 20, 50 e 100 euro, erano destinate al mercato europeo, con particolare attenzione alla Francia.
- Il procuratore aggiunto Alessandro Milita, ha evidenziato il contributo specialistico della Banca d’Italia e il supporto di Europol nel censimento delle filiere distributive all’estero.
- L’attività della banda era già stata interrotta il 14 agosto 2024, con un’operazione che aveva portato allo smantellamento di un’altra stamperia clandestina.
Articolo pubblicato il giorno 25 Marzo 2025 - 16:24