Napoli – L’Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli è al collasso.
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Una situazione critica, denunciata da pazienti e operatori, che descrivono un quadro drammatico: reparti sovraffollati, degenti ammassati nei corridoi, carenza di personale sanitario e lavori di ristrutturazione in corso che aggravano ulteriormente le condizioni già precarie
. “Sembra di essere in un ospedale da guerra”, è l’amara constatazione di chi vive quotidianamente questa emergenza.
L’O.B.I., progettata per accogliere un numero limitato di pazienti in osservazione breve, è ormai diventata un reparto di degenza improvvisato. Le stanze sono strapiene, i corridoi sono stati adattati per ospitare letti e barelle, mentre i pazienti, molti dei quali in condizioni critiche, sono costretti a sopportare rumori assordanti e disagi continui a causa dei lavori in corso.
“Manca la privacy, non ci sono armadietti né bagni in camera”, racconta un paziente, che ha documentato la situazione. “Siamo ammassati come in una trincea, con lunghi corridoi trasformati in reparti. Le persone cercano di adattarsi, ma è davvero difficile”.
Il personale sanitario, tra medici, infermieri e operatori, è ridotto all’osso e costretto a fare i conti con una mole di lavoro insostenibile.
“Fanno tutto ciò che possono, ma le persone sono troppe e i più deboli restano senza acqua e senza cibo”, spiega ancora il paziente. La carenza di infermieri, in particolare, rende impossibile garantire un’assistenza adeguata a tutti, nonostante gli sforzi eroici del team. “Sono stremati”, conferma il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, intervenuto sulla questione. “C’è bisogno di nuovo personale, perché quelli che ci sono ormai sono pochi e al limite delle forze”.
Borrelli, dopo aver ascoltato le testimonianze dei pazienti, ha annunciato un nuovo intervento per cercare di risolvere l’emergenza. “Siamo molto preoccupati”, ha dichiarato. “I cittadini, e soprattutto i pazienti, sono esasperati e stanchi. Questa situazione non è più sostenibile”. La richiesta è chiara: servono risorse e personale aggiuntivo per far fronte a un’emergenza che, giorno dopo giorno, assume contorni sempre più drammatici.
Intanto, al Cardarelli si continua a lavorare tra i rumori dei cantieri e le urgenze di un ospedale al limite della capienza. Una situazione che, senza interventi immediati, rischia di trasformarsi in una crisi sanitaria senza precedenti.
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