Il Museo e Real Bosco di Capodimonte celebra la giornata dell’Annunciazione presentando il dipinto “L’Annunciazione” di Ludovico Carracci, in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna fino al 15 giugno. Quest’opera, risalente al 1584, sarà esposta nella sala 6, affiancata da due altre annunciazioni di Scipione Pulzone e Francesco Curia, entrambe focalizzate sul medesimo tema iconografico.
L’incontro tra opere d’arte
Secondo il Direttore del Museo Eike Schmidt, il prestito dell’opera di Carracci segna un ulteriore arricchimento dell’offerta artistica di Capodimonte, rafforzando i legami con istituzioni culturali italiane e internazionali. Questa iniziativa contribuisce a creare mostre dal formato snello e coinvolgente, idonee allo spazio museale temporaneamente modificato.
Il contesto dell’Annunciazione di Carracci
L’Annunciazione di Carracci rappresenta la Vergine colta nella lettura di un libro di preghiere, interrotta dall’arrivo di un angelo che le annuncia l’incarnazione divina. L’ambientazione semplice, tipica di una dimora bolognese dell’epoca, manifesta un approccio didattico, in linea con i decreti del Concilio di Trento, mirato a rendere comprensibile il sacro a ogni spettatore.
Opere parallele in mostra
Affiancano l’opera di Carracci, quella di Scipione Pulzone, datata 1587, che colloca la Vergine in una stanza spartana che si apre sulla vista del golfo di Gaeta, e quella di Francesco Curia, datata 1596-1597, inserita in un portico cittadino, evidenziando un legame stilistico possibile con artisti fiamminghi conosciuti a Napoli.
Articolo pubblicato il giorno 25 Marzo 2025 - 17:37