Napoli – Sono 485 le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a causa del bradisismo, di cui 315 residenti a Bagnoli. Per 72 sfollati, al momento ospitati in alberghi di Casoria, Casavatore e Boscoreale, la quotidianità è segnata dall’incertezza e dai disagi.
I tempi per un rientro a casa restano imprevedibili, mentre cresce la preoccupazione per le scuole lontane e la necessità di una sistemazione più stabile.
“Viviamo nell’incertezza e chiediamo che lo Stato intervenga”, ha affermato Enrico Moleti, uno degli sfollati, intervistato dal Tgr Campannia. Il suo appartamento è stato gravemente danneggiato dal sisma del 13 marzo, con il crollo del solaio nella notte. “Ci manca tutto: la casa, gli affetti, il quartiere”, aggiunge.
L’appello degli sfollati è chiaro: uscire dalla precarietà delle camere d’albergo e ottenere un contributo per l’affitto di un’abitazione. A dieci giorni dall’evacuazione, la situazione resta critica e il numero di chi lascia le strutture inagibili continua ad aumentare.
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