Le misure, che coinvolgono 161 nuclei familiari, hanno interessato finora 382 persone. Di queste, 50 sono state ospitate in albergo, mentre le restanti hanno trovato sistemazioni autonome. Un ulteriore sgombero, riguardante quattro persone, è stato effettuato in serata a Bacoli.
I dati sono emersi durante l’ultima riunione del Centro Coordinamento Soccorsi, convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, della Protezione Civile regionale, della componente sanitaria, dei Vigili del Fuoco e dell’Osservatorio Vesuviano.
I Vigili del Fuoco hanno potenziato le squadre della colonna mobile, inviando personale da altre regioni per effettuare sopralluoghi post-sisma e per aiutare le famiglie sgomberate nel recupero dei loro averi. Le squadre di soccorso e i moduli di ricognizione esperti hanno effettuato finora 1157 interventi, di cui 828 completati e 329 in attesa.
I comuni hanno deciso di mantenere attive le aree di attesa e di accoglienza, nonostante il calo del numero di persone ospitate durante la notte. In particolare, il centro di accoglienza di Via Acate a Bagnoli ha ospitato 18 persone, il Palatrincone di Monterusciello 29 e il Viale Olimpico di Bacoli 7.
Il dispositivo sanitario di supporto alle aree di accoglienza rimane attivo, con postazioni di primo soccorso operative 24 ore su 24 sia a Via Acate che al Palatrincone. Proseguono anche le rilevazioni di CO2 negli edifici scolastici, con i sindaci e i tecnici della Città Metropolitana impegnati nell’acquisizione di sensori da installare nelle scuole.
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