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Vendette, regolamenti di conti e una insolita richiesta di “risarcimento economico” per l’omicidio di Pasquale Sesso. E’ un inquietante spaccato di criminalità organizzata che emerge dalle indagini su quell’omicidio, avvenuto nella notte del 5 luglio 2023 a Santa Lucia.
Secondo la ricostruzione della polizia e della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), il delitto avrebbe scatenato una spirale di violenza con due tentati omicidi e un’estorsione da 150mila euro in orologi Rolex, aggravati dalle modalità mafiose.
Gli autori dei reati sarebbero i cinque esponenti del gruppo Sesso del Pallonetto, legato al clan Mazzarella e in contrasto con la famiglia Elia. In manette sono finiti Gennaro Sesso, detto “Genny ‘ra nera”, 40 anni, fratello della vittima; il nipote Ciro Sesso, 30 anni; Pasquale Ottaviano, 45enne cugino di Paolo Mazzarella; Giuseppe Sesso, fratello di Ciro; e Ciro Lemaire, 25 anni.
Quest’ultimo, insieme a Giuseppe Sesso, sarebbe tra gli esecutori materiali dei due tentati omicidi, mentre tutti e cinque gli arrestati sono accusati di minacce e violenza privata.
Le indagini, coordinate dalla Dda e condotte dalla Squadra Mobile di Napoli (guidata dal dirigente Giovanni Leuci e dal vice questore aggiunto Luigi Vissicchio), hanno portato nei mesi scorsi al fermo di Gennaro Belaeff per l’omicidio di Pasquale Sesso.
Nello stesso provvedimento comparivano anche i nomi di Antonio Giuliano e Mario Pariso, indagati a piede libero per aver presumibilmente procurato l’arma all’assassino.
La notizia sarebbe giunta all’orecchio della famiglia Sesso, che ha tentato invano di rintracciare i due uomini. La vendetta si sarebbe però abbattuta su Ciro Pariso, figlio di Mario, minacciato, picchiato e costretto a consegnare orologi di lusso per un valore di 150mila euro, come “riparazione” per il lutto subito.
L’inchiesta ha inoltre ricostruito due agguati falliti ai danni di Fortunato Lequile, zio di Gennaro Belaeff, e di Carlo Giuliano, fratello di Antonio. Entrambi gli episodi, che rientrano in un’ottica di vendette trasversali, non hanno colpito individui direttamente coinvolti nella faida tra i Sesso e gli Elia.
Il provvedimento cautelare eseguito ieri coinvolge cinque indagati, tre dei quali già detenuti per altri reati, mentre gli altri due – i fratelli Ciro e Giuseppe Sesso – si trovavano ai domiciliari. L’inchiesta della Dda, alla quale ha contribuito anche il commissariato San Ferdinando guidato dal dirigente Emilio Basile, ha permesso di delineare un quadro indiziario chiaro sulle responsabilità degli arrestati, figure di vertice dello storico gruppo criminale del Pallonetto.
(Nella foto la polizia al pallonetto e nei riquadri da sinistra gli arrestati Gennaro Sesso, Ciro Sesso, Giuseppe Sesso, Ciro Lemaire e Pasquale Ottaviano)
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