Aurelio Fierro, noto per il suo legame con il quartiere collinare di via Cilea a Napoli, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale napoletano. Sebbene originario di Montella, era considerato un autentico vomerese.
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Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, ricorda l’affetto che li legava fin dagli anni ’80, quando Capodanno presiedeva la Circoscrizione Vomero.
La carriera di Aurelio Fierro
Aurelio Fierro, scomparso venti anni fa, l’11 marzo 2005, ha contribuito significativamente alla diffusione della canzone napoletana a livello internazionale, insieme a figure come Roberto Murolo. Attraverso le sue canzoni, ha portato la tradizione musicale partenopea oltre i confini italiani, arrivando in paesi come il Giappone, l’Australia e gli Stati Uniti.
Mancato riconoscimento
Nonostante il suo contributo culturale, Fierro ha espresso amarezza per il mancato riconoscimento da parte delle istituzioni napoletane. In un’intervista, aveva denunciato la mancanza di supporto per iniziative rivolte all’insegnamento della canzone napoletana ai giovani, scontrandosi con promesse mai concretizzate.
Impegno sociale e cultura
Oltre alla carriera musicale, Fierro ha giocato un ruolo attivo nel consiglio comunale di Napoli, contribuendo al passaggio della gestione del teatro Mercadante al Comune e proponendo la creazione di un Museo della Canzone Napoletana, progetto mai realizzato. Autore di libri sulla lingua e sulle fiabe napoletane, Fierro non riuscì a concludere un’enciclopedia storica della canzone.
L’appello di Gennaro Capodanno
Gennaro Capodanno chiude il suo omaggio con un appello alle autorità di Napoli, affinché venga istituito un museo dedicato alla canzone napoletana, per onorare la memoria di artisti come Aurelio Fierro che hanno rappresentato la città nel mondo.
Articolo pubblicato il giorno 10 Marzo 2025 - 18:37