Il Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato il piano denominato ReArm Europe, due giorni prima del vertice straordinario sulla difesa, previsto il prossimo 6 marzo. Il Piano prevede risorse per 800 miliardi, nonché 150 miliardi utilizzabili per ulteriori finanziamenti a favore degli Stati membri.
La decisione della Commissione è stata comunicata a poche ore dall’annuncio del Presidente degli Stati Uniti di avvenuta sospensione degli aiuti militari per l’Ucraina. Lo stop riguarderà non solo nuovi armamenti, ma anche ordini di munizioni, armi e altre risorse già pronte per la consegna dal valore di 1 miliardo di dollari.
Trump ha dichiarato che il blocco delle risorse americane proseguirà fino a quando Kiev non avrà dimostrato le proprie intenzioni di ristabilire la pace con la Russia, pur non specificando cosa questo voglia dire in termini pratici.
Le risorse previste per il piano ReArm Europe sarà quindi utile non soltanto alla difesa degli Stati membri, ma anche al futuro supporto al popolo ucraino. La Presidente della Commissione europea ha dichiarato che: “se gli stati membri aumentassero la loro spesa per la difesa dell’1,5% del Prodotto interno lordo in media, ciò potrebbe creare uno spazio fiscale di circa 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni”.
L’Unione europea “fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli stati membri per investimenti nella difesa” per un totale complessivo di 800 miliardi. “Si tratta fondamentalmente di spendere meglio e spendere insieme. Stiamo parlando di domini di capacità paneuropee come ad esempio, difesa aerea e missilistica, sistemi di artiglieria, missili e munizioni, droni e sistemi anti-drone.
Ma anche di soddisfare altre esigenze dalla mobilità informatica a quella militare, ad esempio. Questo aiuterà gli stati membri a mettere in comune la domanda e ad acquistare insieme. E naturalmente con questa attrezzatura gli stati membri possono aumentare notevolmente il loro sostegno all’Ucraina. Quindi attrezzatura militare immediata per l’Ucraina.
Questo approccio di approvvigionamento congiunto ridurrà anche i costi. Ridurrà la frammentazione, ma aumenterà l’interoperabilità e, naturalmente, rafforzerà la nostra base industriale di difesa”.
Marco Barbato
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