ROMA – Quattro suicidi in tre giorni, 18 dall’inizio dell’anno: numeri drammatici che segnano un triste record nelle carceri italiane, l’ultimo caso riguarda un detenuto senegalese di 69 anni, che si è tolto la vita nel carcere di Verona.
A questi dati si aggiungono le recenti morti per cause da accertare di un detenuto marocchino di 35 anni a Bologna e di un uomo di origine africana, 50 anni, nel carcere di Poggioreale a Napoli. L’allarme è stato lanciato da Aldo Di Giacomo, segretario generale del SPP (Sindacato della Polizia Penitenziaria), che denuncia una situazione ormai fuori controllo.
“I detenuti che si tolgono la vita sono sempre più giovani, e c’è un aumento del 40% tra coloro che presentano disagio psichico, soggetti che non avrebbero dovuto trovarsi in carcere”. Cresce anche il numero di detenuti stranieri coinvolti nei suicidi, in particolare provenienti dal Nord Africa.
Di Giacomo chiede interventi immediati, tra cui un piano di supporto psicologico con la presenza stabile di psicologi, psichiatri, mediatori culturali e interpreti: “La mancanza di comunicazione incide tantissimo”. L’emergenza riguarda anche la sicurezza del personale: “Registriamo una media di 30 aggressioni a settimana, il dato più alto di sempre”, aggiunge Di Giacomo, che segnala anche il ritrovamento di circa venti telefoni cellulari a settimana nelle celle.
“Lo Stato è incapace di garantire la vita delle persone che ha in custodia e di tutelare il personale”, accusa il sindacalista, rilanciando l’urgenza di investire in misure alternative alla detenzione, per favorire il reinserimento sociale e ridurre il sovraffollamento: “Non sono concessioni buoniste, ma un dovere costituzionale”. Tuttavia, conclude, servono finanziamenti adeguati e maggiore collaborazione tra enti locali e amministrazione penitenziaria per affrontare l’emergenza.
Articolo pubblicato il giorno 17 Marzo 2025 - 10:43
I dati sui suicidi nelle carceri è veramente allarmante e fa riflettere. Non si può ignorare il fatto che i detenuti, soprattutto quelli stranieri, siano sempre più giovani e in difficoltà. Serve un intervento per migliorare la situazione.