NAPOLI โ Diventa definitiva la confisca dei beni per un valore di oltre 50 milioni di euro, sequestrati in passato dalla Guardia di Finanza di Napoli su disposizione del Tribunale โ Sezione Misure di Prevenzione
. Il provvedimento colpisce un soggetto ritenuto socialmente pericoloso e i suoi eredi, consolidando cosรฌ lโazione dello Stato contro i patrimoni di origine illecita.
Lโoperazione trae origine dagli accertamenti condotti tra il 2011 e il 2012 dai finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, che avevano messo in luce le attivitร di un uomo residente a Mariglianella, deceduto nel 2014. Il soggetto, con precedenti per usura, disponeva di un ingente patrimonio di gran lunga superiore ai redditi dichiarati, ritenuto frutto di attivitร illecite.
Le indagini hanno svelato un consolidato sistema di usura: attraverso una ditta individuale operante nel settore della vendita e riparazione di veicoli, lโuomo cedeva mezzi a condizioni finanziarie gravose, garantite da cambiali o ipoteche sui beni acquistati.
In caso di mancato pagamento, rinegoziava i debiti applicando tassi usurari. I profitti illeciti venivano poi reinvestiti nellโacquisto di immobili, terreni, societร alberghiere e auto di lusso, spesso intestati a prestanome.
Il patrimonio era giร stato oggetto di sequestro in due fasi, e ora, dopo un lungo iter giudiziario, il Tribunale di Napoli ne ha decretato la confisca definitiva. Lo Stato acquisisce cosรฌ oltre 140 immobili tra fabbricati e terreni situati nelle province di Latina, Caserta e Napoli, quote societarie di una struttura alberghiera, tre automezzi โ tra cui una rara Jaguar XJ 220 โ e disponibilitร finanziarie per oltre 6 milioni di euro.
LโAgenzia nazionale per lโamministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalitร organizzata (ANBSC) provvederร ora alla gestione del patrimonio, restituendolo alla collettivitร e alla legalitร .
Articolo pubblicato il giorno 7 Febbraio 2025 - 07:33