Salerno – Prestiti a tassi usurari e minacce aggravate dal metodo mafioso. Con queste accuse, due uomini di 49 e 55 anni, già condannati per associazione mafiosa, sono finiti nuovamente nel mirino della giustizia.
La Squadra Mobile di Salerno ha notificato loro in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare, su disposizione del Tribunale del Riesame, che ha accolto l’Appello presentato dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i due avrebbero concesso prestiti con tassi di interesse mensili tra il 20% e il 60%, approfittando delle difficoltà economiche delle vittime e ricorrendo a minacce per ottenere la restituzione del denaro.
Uno degli arrestati, in passato ritenuto affiliato al clan “Pecoraro-Renna”, avrebbe erogato un prestito da 5.000 euro con l’obbligo di restituzione entro 30 giorni e un interesse del 20%. Entrambi sarebbero inoltre coinvolti in altri episodi di usura ai danni di persone in grave crisi finanziaria.
L’operazione ha preso il via dopo la denuncia di una delle vittime e ha permesso di far luce su un giro di prestiti illeciti che, secondo gli inquirenti, si avvaleva anche della reputazione criminale dei due indagati per imporre il pagamento.
In un primo momento, il gip aveva applicato la misura cautelare solo per alcuni episodi, ma il Tribunale del Riesame ha ritenuto le prove sufficienti per disporre la custodia in carcere per entrambi.
Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori episodi e possibili collegamenti con la criminalità organizzata locale.
Articolo pubblicato il giorno 17 Febbraio 2025 - 14:38
L’articolo parla di prestiti a tassi usurari che sono veramente preoccupanti. Non capisco come si possa arrivare a minacciare le persone per soldi, è una situazione molto brutta e triste per chi ne è vittima. Le leggi dovrebbero essere più severe.