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Torino, un intervento pionieristico restituisce l’udito a una donna sorda: doppio impianto e rimozione di un tumore

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Una donna sorda da entrambe le orecchie ha riacquistato l’udito grazie a un intervento chirurgico innovativo eseguito all’ospedale Molinette di Torino.

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Si tratta del primo caso in cui un paziente con sordità totale viene sottoposto a un doppio intervento combinato: l’asportazione di un tumore benigno e l’impianto di elettrodi cerebrali per stimolare direttamente i nuclei cocleari.

La paziente, che aveva perso gradualmente l’udito a partire dai 25 anni a causa di un’otosclerosi avanzata all’orecchio destro, negli ultimi anni non riusciva più a percepire le parole neppure con l’ausilio di protesi acustiche. A complicare ulteriormente il quadro clinico, è stata diagnosticata una massa tumorale benigna, un neurinoma dell’acustico, sull’orecchio sinistro, che le causava vertigini e un ulteriore peggioramento della sordità, portandola alla completa perdita dell’udito.

L’équipe medica della Città della Salute di Torino, guidata dal professor Andrea Canale dell’Otorinolaringoiatria universitaria, ha prima eseguito l’impianto cocleare sull’orecchio destro. Successivamente, il dottor Francesco Zenga, responsabile della Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria delle Molinette, ha condotto un complesso intervento neurochirurgico per rimuovere il tumore dall’orecchio sinistro, preservando le funzioni neurologiche dei nervi circostanti.

In un’operazione durata circa 10 ore, i medici hanno deciso di impiantare anche un dispositivo (Abi – Auditory Brainstem Implants) che stimola direttamente i nuclei cocleari nel cervello, vista l’impossibilità di salvare il nervo acustico sinistro. L’intervento, eseguito con la collaborazione della neurofisiologa Carola Junemann, ha richiesto precisione millimetrica per posizionare correttamente l’elettrodo.

Oggi la paziente è in grado di sostenere conversazioni normali e ha registrato un significativo miglioramento dell’equilibrio. Grazie alla stimolazione uditiva elettrica su entrambi i lati, ha recuperato la percezione spaziale dei suoni, un risultato che va oltre le aspettative iniziali.

“Questo intervento è un esempio di come, nonostante le recenti difficoltà, l’eccellenza medica della Città della Salute continui a operare senza sosta”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi. Anche il direttore generale facente funzioni della Città della Salute, Emanuele Ciotti, ha espresso gratitudine verso il personale sanitario: “Grazie al loro impegno, anche nei momenti più complessi, è possibile realizzare interventi di tale portata”.

Un caso clinico che segna un nuovo traguardo nella medicina torinese e offre una speranza concreta a chi soffre di sordità profonda.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 9 Febbraio 2025 - 11:42



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