Finisce a dibattimento Pasquale Ricci, 50 anni, residente a San Tammaro, imputato dinanzi al Giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Annalisa Simone. Il processo, nato dalla citazione a giudizio firmata dal Pubblico Ministero Armando Bosso, vede Ricci accusato di detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature atte a intercettare o interrompere comunicazioni telefoniche.
A costituirsi parte civile è la sua ex moglie, N.N., 47 anni, anche lei di San Tammaro, assistita dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo. La richiesta è stata accolta dal giudice.
Secondo l’accusa, Ricci avrebbe installato dispositivi di intercettazione a bordo dell’auto della donna, monitorandone costantemente gli spostamenti. La vicenda ha avuto origine da una denuncia-querela presentata dalla vittima, all’epoca ancora sposata con l’imputato, dal quale ha avuto due figli.
Nel corso dell’ultima udienza, la donna ha ripercorso con dovizia di particolari lo stato di vessazione vissuto durante il matrimonio. Ascoltato anche il maresciallo dei Carabinieri Alessandro Salzillo, del Comando Stazione di Santa Maria Capua Vetere, che ha riferito sulle indagini condotte su delega della Procura e sul sequestro delle apparecchiature abusive installate sulla vettura della donna.
Il processo proseguirà nelle prossime udienze con ulteriori testimonianze e approfondimenti investigativi.
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2025 - 08:32
L’articolo è molto interessanti e mette in evidenza le problematiche della violenza domestica. È importante che questi casi vengano trattati con serietà, ma ci sono molti dettagli che non sono chiari nel processo e come viene gestito.