Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno portato alla luce significative irregolarità in un’attività commerciale situata a Pollena Trocchia.
Nell’ambito di un’operazione mirata a contrastare il lavoro sommerso e irregolare, sono stati scoperti 21 lavoratori “in nero” all’interno di uno stabilimento dedicato alla lavorazione di tessuti.
L’intervento è stato condotto dai finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, che hanno effettuato un’ispezione in un capannone nella zona vesuviana. Il sito ispezionato è gestito da una ditta individuale impegnata nella lavorazione di tessuti, un’attività avviata da pochi mesi.
Le indagini hanno rivelato gravi violazioni delle normative sul lavoro, sulla sicurezza e sul welfare. I lavoratori, tra cui una persona straniera, erano impiegati nella sanificazione e confezionamento di capi di abbigliamento usati, operando in condizioni che mettevano a rischio la loro salute a causa dell’assenza di misure adeguate per la salubrità dei locali.
Il titolare della ditta è stato sanzionato con la cosiddetta “maxi-sanzione” relativa al lavoro irregolare, con un totale potenziale di penalità che può arrivare fino a 245.700 euro. Contestualmente, è stata inoltrata al competente Ispettorato del Lavoro una proposta di sospensione dell’attività, come previsto dall’articolo 14 del Decreto Legislativo n. 81/2008.
Articolo pubblicato il giorno 16 Febbraio 2025 - 08:51
E’ importante che le autorità controllano le attivita commerciali per evitare abusi. Tuttavia, mi domando se i lavoratori che sono stati scoperti in nero avranno la protezione necessaria e se il titolare della ditta avrà conseguenze adeguate.