Le opere d’arte create da Anaïs Tondeur esplorano la resilienza delle piante nei suoli vulcanici del Vesuvio e nella famigerata area della Terra dei Fuochi in Campania. La mostra, intitolata ‘Fiori di fuoco – Testimoni delle ceneri’, sarà inaugurata a Napoli nella spot Home Gallery di Cristina Ferraiuolo. L’esposizione è frutto di un processo artistico che unisce fotografia ed ecologia, realizzando immagini attraverso una tecnica chiamata fitografia.
Punti Chiave Articolo
L’Arte della Fitografia
Tondeur utilizza il Fenolo, una molecola sovraprodotta da piante in terreni inquinati, per creare immagini senza danneggiare la flora locale. Attraverso la luce solare e una superficie fotosensibile, le peculiarità fenoliche delle piante vengono trasferite su carta o tessuti recuperati da discariche. Questo metodo innovativo ha prodotto oltre 50 opere che documentano piante carbonizzate ritrovate a Pompei e altre presenti in diverse località campane.
Collaborazione Interdisciplinare
La mostra è stata realizzata in collaborazione con il filosofo Michael Marder ed esperti del settore come agronomi, botanici e archeo botanici. Secondo l’artista, l’approccio interdisciplinare è cruciale per comprendere l’evoluzione ambientale di queste aree, influenzate da fattori come la criminalità organizzata e il disinvestimento statale. Le opere esposte includono anche lettere indirizzate alle piante da Marder, che aggiungono una dimensione profondamente emotiva e filosofica al progetto. La mostra rimarrà aperta fino al 12 aprile, offrendo al pubblico un’opportunità unica di scoprire la congiunzione tra arte, scienza e storia, raccontata attraverso le voci silenziose delle piante che sfidano le avversità ambientali.
Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2025 - 18:50
Le opere di Anaïs Tondeur sono molto interessanti e le tecniche usate sembra che siano innovative. Ma non so se le piante possono realmente essere testimoni delle ceneri, perche sono solo piante. La mostra potrebbe portare a riflessioni.