Padula, scoperta straordinaria: riemerge una necropoli con 200 reperti di valore inestimabile. Un tesoro sepolto per secoli, che oggi riemerge con tutta la sua straordinaria bellezza.
Oltre 200 reperti archeologici, di preziositร culturale incalcolabile, sono stati riportati alla luce a Padula, in localitร Cicirelli, a pochi passi dalla maestosa Certosa di San Lorenzo. Un ritrovamento eccezionale, che ha svelato parte di una necropoli risalente al V-IV secolo a.C., completamente sconosciuta fino ad ora.
La scoperta รจ stata presentata questa mattina in Certosa alla presenza del procuratore di Lagonegro, Gianfranco Donadio, che ha disposto il sequestro preventivo dellโarea e la denuncia di quattro persone per danneggiamento e distruzione di manufatti archeologici.
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, insieme alla Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, hanno avviato indagini e studi approfonditi su un sito che, fino a oggi, non presentava alcun vincolo o evidenza archeologica conosciuta.
Nel sottosuolo di Padula รจ riaffiorata una pagina perduta della storia: venti sepolture, di tipo โa cappuccinaโ, a fossa e a incinerazione, alcune delle quali gravemente danneggiate dai lavori di cantiere.
Allโinterno, un corredo funebre ricchissimo: crateri, vasellame policromo, piatti, unguentari, fibule, monete e persino armi, tra cui due spiedi completi di tripode in piombo, utilizzati nei riti funebri. Tra i manufatti piรน preziosi, alcuni potrebbero essere attribuiti al celebre ceramografo greco Assteas, attivo a Paestum tra il 350 e il 330 a.C., famoso per le sue decorazioni raffinate.
Ma il vero gioiello del ritrovamento รจ una tegola in terracotta raffigurante un uomo a cavallo, un reperto che gli archeologi hanno definito un โunicumโ nel Vallo di Diano, un pezzo senza precedenti che potrebbe riscrivere la storia artistica della regione.
Articolo pubblicato il giorno 5 Febbraio 2025 - 19:53