Napoli – Un gesto ignobile e carico di pregiudizi ha macchiato l’ospitalità di Napoli. Un turista, la cui identità rimane sconosciuta, ha lasciato un messaggio razzista graffitato sul muro del bagno di un bar situato in Piazza Plebiscito, nel cuore della città.
La scritta, “Napoletani Ebrei”, ha suscitato indignazione e ha riacceso il dibattito su antisemitismo e intolleranza verso i napoletani.
Il gesto è stato denunciato dal titolare del locale, il Gud Lovely Drink, situato in via Cesario Console, angolo Piazza Plebiscito. Il proprietario ha riferito l’accaduto al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha prontamente commentato la vicenda.
“Ci sono clienti che vengono a Napoli per i weekend e imbrattano i bagni del nostro locale”, ha dichiarato il titolare del bar, evidenziando come episodi del genere siano inaccettabili in una città nota per la sua accoglienza e il suo calore umano.
Borrelli, da sempre voce critica ma profondamente legata alla città, ha espresso la sua opinione con parole chiare e decise: “Napoli ha sempre saputo accogliere chiunque, anche chi la odia e l’ha sempre odiata. E contestualmente riesce a capovolgere i sentimenti. Se arrivi qui carico di pregiudizi e odio, te ne vai innamorato. Non lo dico io, è il mondo che lo dimostra”.
Il deputato ha poi aggiunto: “Chi ha realizzato quella scritta quasi certamente era alla sua prima volta in città. Credo che già ora ne sia pentito, anche per aver offeso in modo inaccettabile gli ebrei. Se non fosse così, sarebbe una persona senza sentimenti e dignità. Se ci legge, che chieda scusa al proprietario del locale, ai napoletani e agli ebrei”.
L’episodio ha riacceso il dibattito su due fronti: da un lato, l’antisemitismo, ancora purtroppo presente in alcune frange della società; dall’altro, l’intolleranza verso i napoletani, spesso oggetto di stereotipi e pregiudizi. La scritta, infatti, sembra unire in un solo gesto due forme di odio, mescolando razzismo e disprezzo verso una comunità nota per la sua resilienza e il suo spirito accogliente.
Napoli, però, non risponde alle provocazioni. Come ha sottolineato Borrelli, la città ha la capacità di trasformare l’odio in amore, di conquistare anche chi arriva con il cuore carico di pregiudizi. E forse, proprio per questo, il gesto del turista appare ancora più insensato e lontano dallo spirito di una città che, nonostante tutto, continua a lasciare il segno nel cuore di chi la visita.
Ora, non resta che attendere. Forse, come suggerisce Borrelli, il “graffitaro razzista” tornerà sui suoi passi, chiedendo scusa per un gesto che ha offeso non solo i napoletani, ma anche la comunità ebraica e tutti coloro che credono nel rispetto e nella tolleranza.
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