#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 2 Aprile 2025 - 07:35
11.9 C
Napoli
Un giudice di pace di Napoli al matrimonio della figlia...
Roma, spaccio in Curva Sud: sei ultras giallorossi indagati, coinvolto...
Acerra piange Raffaella Scudiero: automobilista indagato per omicidio stradale
Oroscopo di oggi 2 aprile 2025 segno per segno
Ottaviano, morte di Lucia Iervolino: i punti oscuri da chiarire....
Superenalotto del 1° aprile 2025: nessun “6”, jackpot sale a...
Alessandro Cecchi Paone presenta a Castellammare il suo libro su...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto del 1° aprile 2025: tutti...
Il potere della Letteratura: come i libri possono cambiare la...
Napoli, inaugurata la stazione “Centro Direzionale” della Linea 1
Napoli, sgomberato alloggio occupato abusivamente dai noti tiktoker Very e...
PLUG: in arrivo il nuovo singolo “Invincibile” disponibile dal 4...
Commissione Ecomafie: missione Campania al centro traffico internazionale rifiuti: il...
Come volano i pinguini”. Per la Giornata Mondiale della Consapevolezza...
Napoli, arte e cultura contro le discriminazioni: podcast per ricordare...
Caserta, rischia di annegare in mare: salvato dalla guardia costiera
Settanta concorrenti per XXI edizione del Certame Bruniano
Greg Palumbo presenta la sua esposizione individuale presso l’Alchemica il...
Capri, da oggi i nuovi orari sulle vie del mare
Giovanni Block in concerto al Piccolo Teatro CTS di Caserta
Napoli, al via i lavori a facciata della basilica di...
Murale da Guinness nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua...
Gragnano, per i riti pasquali torna la processione penitenziale degli...
Al via la terza edizione di NET – Nuove Esistenze...
Sant’Antonio Abate, il Palatenda ristrutturato pronto per scuole e associazioni
Secondo incontro letterario al Premio Com&Te: Stefano Liberti presenta “Tropico...
Maratea, appello per il restauro del Cristo Redentore: “Non possiamo...
I FaRinati: dai forni del carcere di Carinola una nuova...
Affogo: a Nocera il racconto ironico e dissacrante della provincia...
Napoli, in Consiglio comunale denunciato mancato intervento sui canili
IL VIDEO

Napoli, rubavano rame alle ferrovie e lo rivendevano ai cantieri del Nord: 7 arresti

Indagine della Polizia Ferroviaria di Napoli, con il coordinamento della DDA, svela un sistema organizzato per il riciclaggio di rame e materiali ferrosi provenienti da furti. Sette misure cautelari eseguite.
facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali emessa dal G.I.P.

del Tribunale di Napoli nei confronti di sette persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti metallici e riciclaggio di grandi quantitativi di rame.

L’operazione, frutto di una complessa indagine durata mesi, ha portato alla luce un sistema criminale ben organizzato, attivo tra la Campania e il Lazio, dedito alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento illegale di rifiuti metallici, in particolare rame e materiali ferrosi.

Un sistema criminale ben oliato

L’indagine, condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria di Napoli, con il supporto dei Compartimenti Polfer del Lazio e dell’Emilia Romagna, ha rivelato un meccanismo articolato che coinvolgeva numerose aziende. Attraverso l’uso di prestanomi, documenti falsificati e trasporti simulati, i materiali metallici di origine illecita – provenienti da furti ai danni di Ferrovie dello Stato, gestori di telefonia e fornitori di energia elettrica – venivano “ripuliti” e reintrodotti nel mercato legale.

In particolare, il rame, spesso rubato dai cavi ferroviari, veniva riciclato e rivenduto a società metallurgiche del Nord Italia, garantendo profitti illeciti ai membri dell’organizzazione.

Documenti falsi e “giochi di bolla”

L’indagine ha evidenziato come i carichi di materiali illeciti venissero trasportati con documentazione falsa o incompleta, spesso omettendo la presenza di rame o indicando un peso inferiore a quello reale. In alcuni casi, i trasporti avvenivano senza alcuna documentazione, per poi essere “regolarizzati” attraverso il cosiddetto “giro di bolla”, una pratica che prevede la modifica successiva dei documenti di accompagnamento per oscurare l’origine illecita dei materiali.

Sequestri e misure cautelari

Oltre alle sette misure cautelari personali, l’operazione ha portato al sequestro preventivo di diversi automezzi utilizzati per il trasporto illegale dei rifiuti e di una società, identificata come principale cedente dei materiali ferrosi di provenienza illecita. L’indagine ha inoltre evidenziato il coinvolgimento di aziende del basso Lazio, che avrebbero ceduto materiali rubati a soggetti campani ora sottoposti a restrizioni.

L’operazione si inserisce nel più ampio contesto della lotta alla criminalità organizzata e alla tutela dell’ambiente, contrastando fenomeni che minacciano non solo l’ordine pubblico ma anche la salute dei cittadini e l’economia legale. I furti di rame lungo le linee ferroviarie, oltre a causare ingenti danni economici, provocano gravi disagi alla circolazione dei treni e all’utenza.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 13 Febbraio 2025 - 14:01


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento