Clima, ANBI: Napoli più calda de Il Cairo, una primavera fuori stagione

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Mentre l’osservatorio Copernicus conferma che gennaio è stato il mese più caldo di sempre, si annuncia un sorpasso storico tra Napoli e Il Cairo: nei prossimi giorni, la temperatura del capoluogo campano supererà di un grado quella della capitale egiziana.

Con 18 gradi, Napoli sarà solo un grado più fresca di Riyad, capitale dell’Arabia Saudita. Questo scenario si delinea dopo i recenti nubifragi che hanno colpito la Sicilia nord-orientale e la Calabria ionica, in un contesto climatico che vede il Mar Mediterraneo ancora molto caldo (tra i 16°C delle coste meridionali italiane e i 18°C di quelle greche, mediorientali e nordafricane).

Queste condizioni espongono nuovamente il territorio al rischio di eventi estremi, con l’arrivo imminente di un fronte temporalesco proveniente dalle coste del Maghreb, che interesserà prima Sicilia e Calabria, per poi spostarsi verso nord.

 Ma da domani arrivano i temporali

Le mappe meteorologiche dell’ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) non lasciano presagire nulla di buono. A lanciare l’allarme su questa primavera “fuori stagione” è l’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.

Nelle province di Messina e Catania, le piogge intense del fine settimana scorso, con accumuli superiori ai 100 millimetri (fino a quasi 200 mm in alcune zone), hanno provocato la piena di diversi torrenti, alcuni dei quali sono straripati, come lo Zafferia, che ha sommerso l’omonimo paese con fango e detriti. Tra i corsi d’acqua esondati ci sono anche il Pagliara, il Niceto, il Fiumedinisi, la Savoca, il Cozzi, il Santa Venera e il San Giovanni.

A contrastare questa situazione, però, c’è la scarsità di piogge nelle aree interne della Sicilia, dove solo poche stazioni di rilevamento hanno registrato precipitazioni cumulative a due cifre nelle ultime 48 ore, concentrate principalmente nelle province di Catania, Siracusa, Ragusa e in parte del Trapanese.

Lo stesso ciclone mediterraneo ha causato grandinate e nubifragi con accumuli di oltre 100 millimetri di pioggia, che hanno colpito anche le province di Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone, provocando straripamenti di torrenti come la Fiumarella e numerose frane.

“Lungo tutta la Penisola continuano a verificarsi eventi meteorologici estremi, ai quali il Paese risponde con colpevole distrazione, privilegiando gli interventi di emergenza rispetto a quelli di prevenzione”, ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). “In Italia non si percepisce ancora quel cambio di passo necessario per adattarsi alla crisi climatica, che invece sembra finalmente entrare nelle agende europee.”
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Articolo pubblicato il giorno 6 Febbraio 2025 - 11:49

Rosaria Federico

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Rosaria Federico

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