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ULTIMO AGGIORNAMENTO : 6 Febbraio 2025 - 11:49
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Clima, ANBI: Napoli più calda de Il Cairo, una primavera fuori stagione

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Mentre l’osservatorio Copernicus conferma che gennaio è stato il mese più caldo di sempre, si annuncia un sorpasso storico tra Napoli e Il Cairo: nei prossimi giorni, la temperatura del capoluogo campano supererà di un grado quella della capitale egiziana.

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Con 18 gradi, Napoli sarà solo un grado più fresca di Riyad, capitale dell’Arabia Saudita. Questo scenario si delinea dopo i recenti nubifragi che hanno colpito la Sicilia nord-orientale e la Calabria ionica, in un contesto climatico che vede il Mar Mediterraneo ancora molto caldo (tra i 16°C delle coste meridionali italiane e i 18°C di quelle greche, mediorientali e nordafricane).

Queste condizioni espongono nuovamente il territorio al rischio di eventi estremi, con l’arrivo imminente di un fronte temporalesco proveniente dalle coste del Maghreb, che interesserà prima Sicilia e Calabria, per poi spostarsi verso nord.

 Ma da domani arrivano i temporali

Le mappe meteorologiche dell’ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) non lasciano presagire nulla di buono. A lanciare l’allarme su questa primavera “fuori stagione” è l’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche.

Nelle province di Messina e Catania, le piogge intense del fine settimana scorso, con accumuli superiori ai 100 millimetri (fino a quasi 200 mm in alcune zone), hanno provocato la piena di diversi torrenti, alcuni dei quali sono straripati, come lo Zafferia, che ha sommerso l’omonimo paese con fango e detriti. Tra i corsi d’acqua esondati ci sono anche il Pagliara, il Niceto, il Fiumedinisi, la Savoca, il Cozzi, il Santa Venera e il San Giovanni.

A contrastare questa situazione, però, c’è la scarsità di piogge nelle aree interne della Sicilia, dove solo poche stazioni di rilevamento hanno registrato precipitazioni cumulative a due cifre nelle ultime 48 ore, concentrate principalmente nelle province di Catania, Siracusa, Ragusa e in parte del Trapanese.

Lo stesso ciclone mediterraneo ha causato grandinate e nubifragi con accumuli di oltre 100 millimetri di pioggia, che hanno colpito anche le province di Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone, provocando straripamenti di torrenti come la Fiumarella e numerose frane.

“Lungo tutta la Penisola continuano a verificarsi eventi meteorologici estremi, ai quali il Paese risponde con colpevole distrazione, privilegiando gli interventi di emergenza rispetto a quelli di prevenzione”, ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). “In Italia non si percepisce ancora quel cambio di passo necessario per adattarsi alla crisi climatica, che invece sembra finalmente entrare nelle agende europee.”
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Articolo pubblicato il giorno 6 Febbraio 2025 - 11:49


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