Un’esibizione emozionante ha animato il Duomo di Napoli, dove il Concerto per la Pace ha visto la partecipazione di artisti di spicco.
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Durante l’evento, le cantanti Noa e Miriam Toukan hanno incantato gli spettatori con il brano “There Must Be Another Way”. Il concerto, promosso dalla Regione Campania in collaborazione con l’Arcidiocesi e la Fondazione Campania Festival, ha attirato l’attenzione per il suo messaggio di speranza e unità.
Un’apertura carica di emozioni
A introdurre la serata è stata l’orchestra Sanitansemble, seguita dalla presenza di noti ospiti del panorama musicale italiano, tra cui Lina Sastri, Enzo Avitabile, Ermal Meta, Irene Grandi e Tosca. Il Concerto per la Pace è stato condotto da Marisa Laurito e Neri Marcoré, coadiuvati da Carmen Lasorella e Claudia Conte, con interventi significativi dello scrittore Maurizio de Giovanni e del musicista Marco Zurzolo.
La voce della pace
Noa e Toukan hanno eseguito il loro duetto con grande intensità. “Sembra complicato adesso parlare di pace – ha affermato Noa – ma è quello che dobbiamo sperare perché ora c’è il cessate il fuoco, gli ostaggi stanno tornando a casa, così come i rifugiati stanno tornando a Gaza.” L’artista ha espresso l’auspicio che si raggiunga un accordo per una pace duratura tra Israele e Palestina, sottolineando la responsabilità individuale verso il futuro collettivo: “Prendiamoci ognuno le proprie responsabilità e non chiudiamo gli occhi davanti alla sofferenza degli altri”.
Miriam Toukan ha aggiunto: “Credo ancora che ci sia un’altra strada per la pace. Non è facile, ma sono sicura che esista”. Ha invitato alla ricerca di un dialogo aperto per affrontare il conflitto attraverso la musica e l’arte.
Messaggi di solidarietà e responsabilità
Marisa Laurito, commentando l’importanza di affrontare il tema della pace, ha detto: “La pace è una cosa che noi dobbiamo tentare di costruire quotidianamente anche partendo dal basso”. Neri Marcoré ha evidenziato il paradosso della guerra, affermando che coloro che dichiarano guerra non sono necessariamente i protagonisti del conflitto: “Chi invece dichiara guerra, tendenzialmente non va a farla”.
Infine, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha sottolineato l’urgenza di ristabilire la forza del diritto internazionale e ha messo in guardia sulle ricadute della violenza sui più giovani. “Questo non è indifferente per i giovani”, ha dichiarato, osservando come la banalizzazione della violenza possa influenzare negativamente i comportamenti quotidiani. Il Concerto per la Pace ha così rappresentato un significativo momento di riflessione e un appello alla responsabilità collettiva.
Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2025 - 08:45