Marotta: “Scudetto Inter? Giochi ancora aperti”

L’Inter si prepara ad affrontare un momento cruciale della stagione, con lo scudetto nel mirino e un futuro che si preannuncia ricco di novità. Il presidente nerazzurro, Giuseppe Marotta, ha fatto il punto della situazione, tracciando le linee guida per il presente e il futuro del club.

Obiettivo scudetto: “Orgogliosi di essere in corsa su tutti i fronti”

“Ci sono ancora dodici giornate e tantissimi punti a disposizione. Come finirà non lo so, i giochi sono tutti aperti”, ha dichiarato Marotta a margine della riunione societaria che ha visto la nomina del nuovo Cda.

L’Inter, attualmente in testa alla classifica, è determinata a non mollare la presa, ma il presidente nerazzurro ha sottolineato l’importanza di rimanere concentrati: “Essere primi in campionato, essere unica italiana ancora in Champions League ed in lotta per la Coppa Italia è motivo di grande orgoglio ed è motivo per dire che l’Inter rispetta i propri obiettivi anche quest’anno”.

Mercato: “Torneremo a investire sui giovani”

Il futuro dell’Inter vedrà un cambio di rotta sul fronte del mercato. “Negli ultimi anni abbiamo fatto pochi investimenti, ora il modello di riferimento sarà leggermente modificato”, ha spiegato Marotta. “La giusta filosofia della proprietà è quella di tornare a fare investimenti su profili giovani che siano anche asset patrimoniali e dare un apporto di qualità a questa squadra”.

Inzaghi in panchina: “Il suo ciclo non è terminato”

Marotta ha confermato la fiducia in Simone Inzaghi, ribadendo che il suo ciclo sulla panchina nerazzurra non è ancora terminato: “Rinnovo per Inzaghi? Non ne abbiamo parlato, il rapporto con lui è molto buono. Quando le cose vanno bene non c’è motivo per porsi domande o analizzare in modo critico ciò che sta capitando. Secondo me e secondo noi il suo ciclo non è terminato e saremmo orgogliosi di continuare insieme”.

Nuovo Cda: tre nuovi ingressi

Il nuovo Cda dell’Inter vede l’ingresso di Claudia D’Arpizio, Diego Gigliani e Massimiliano Catanese, che vanno a sostituire Alessandro Antonello, Carlo Marchetti e Amedeo Carassai.