Teatro

Domani si chiude il ciclo di spettacoli del progetto di Mario Gelardi Te lo leggo negli occhi

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Si conclude mercoledì 12 febbraio alla sala Theatr’on di Napoli il ciclo di spettacoli del progetto “Te lo leggo negli occhi”, coronato dalla performance omonima. Ideato da Mario Gelardi a partire da un pensiero di Vincenzo Del Gaudio, il progetto ha preso vita da un’indagine svolta con questionari anonimi tra gli studenti dell’Istituto Villari di Napoli.

L’obiettivo è stato quello di esplorare la percezione di sé, delle relazioni familiari e del futuro nei giovani. La lettura dei dati, organizzata da Ettore Massera, è stata la base per la creazione drammatica ideata da Alice Maggioletti, Mariano Mastuccino ed Enzo Castellone, che ha trasformato le informazioni raccolte in narrazioni sceniche.

Statistica e Teatro

In “Te lo leggo negli occhi”, la statistica diventa teatro e i numeri evolvono in emozioni condivise. Questo esperimento unisce l’analisi rigorosa dei dati con l’immaginazione del dramma. Gli studenti hanno rivelato il loro mondo interiore tramite parole anonime, consentendo di tracciare mappe delle tematiche più sentite dalla loro generazione. Gli allievi del Drammalab del Nuovo Teatro Sanità hanno collaborato a questo progetto, traducendo le statistiche in scene e dialoghi che riflettono un’immagine intima e autentica delle preoccupazioni, aspirazioni e paure dei giovani.

Un Percorso Teatrale

Interattivo Lo spettacolo segna il culmine di un percorso che ha integrato diverse fasi in un progetto teatrale per le scuole su larga scala. Promosso e sostenuto finanziariamente dal Comune di Napoli, l’iniziativa comprendeva quattro produzioni di teatro civile, ognuna incentrata su un tema sociale rilevante. “Te lo leggo negli occhi” si distingue per il suo approccio interattivo, dando una piattaforma ai giovani e offrendo al pubblico un autentico spaccato generazionale. La rappresentazione si concluderà con un dibattito ospitato dall’Associazione Antinoo Arcigay Napoli, offrendo un’ulteriore occasione di confronto e dimostrando come il teatro possa fungere da strumento di investigazione, narrazione e dialogo.


Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2025 - 17:05

Federica Annunziata

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Federica Annunziata

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