Gabriele Gravina resta al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Il presidente uscente, candidato unico, ha ottenuto la rielezione con un consenso schiacciante: 481.084 voti su 487.500, pari al 98,7% delle preferenze.
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Solo 6.416 schede bianche, segno di un sostegno pressoché unanime per il terzo mandato consecutivo alla guida del calcio italiano. “Dobbiamo continuare il nostro percorso e centrare quegli obiettivi di cui il calcio ha bisogno”, ha dichiarato Gravina dopo la rielezione, citando Henry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo.”
Uno dei temi più urgenti è la qualificazione dell’Italia al Mondiale 2026, obiettivo imprescindibile dopo la mancata partecipazione alle ultime due edizioni. “Lo vivo con la stessa ansia degli italiani”, ha ammesso Gravina. “Non voglio trasferire questa pressione sul mister e sui ragazzi, ma vogliamo andare in America e qualificarci. Abbiamo l’esigenza di raccogliere tutte le energie possibili per raggiungere questo risultato.”
La nuova presidenza sarà caratterizzata da un ampio processo riformatore. Sostenibilità, efficienza, inclusione e innovazione saranno le parole chiave. “Nessuna grande idea può risultare efficace senza il contributo di tutti”, ha sottolineato Gravina. “Il dialogo aperto e l’ascolto reciproco continueranno a essere i nostri principi guida. Insieme continueremo a cambiare.”
Tra i punti salienti del piano strategico e del piano industriale della FIGC. Riorganizzazione della struttura federale e introduzione di nuovi criteri economici e finanziari per l’ammissione ai campionati professionistici. Ottimizzazione del progetto delle Seconde Squadre e creazione di un’Accademia Federale Under 23.
Supporto alla costruzione e ristrutturazione di cinque stadi per Euro 2032. Promozione del calcio italiano all’estero, in collaborazione con il Ministero degli Esteri. Sviluppo del settore giovanile e scolastico, con una maggiore valorizzazione degli investimenti nei vivai. Rafforzamento del calcio femminile, con la trasformazione della Serie A in una lega autonoma.
Introduzione del Football Video Support per Serie A Femminile, Serie D e Calcio a 5 nazionale. Miglioramento della cybersecurity e potenziamento della comunicazione attraverso il progetto Vivo Azzurro. Nel suo intervento, Gravina ha anche lanciato un appello alle istituzioni: “Il calcio può e deve fare molto da solo, ma ci sono riforme urgenti che richiedono l’intervento di Governo e Parlamento. Su questi temi sarà necessario far sentire la nostra voce forte e univoca.”
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