Gli arbitri italiani beneficiano di compensi annuali superiori rispetto ai loro colleghi inglesi e francesi, ma risultano comunque inferiori a quelli spagnoli e tedeschi.
Punti Chiave Articolo
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, i direttori di gara in Italia ricevono una parte “fissa” a partire dalla firma del loro contratto con la Figc. Ciò implica che la somma percepita per arbitrare una partita di alto profilo o un incontro tra squadre di medio livello è identica. Il pagamento finale tiene conto anche del ruolo svolto, oltre a un rimborso spese.
Il guadagno annuale di un arbitro di Serie A si aggira attorno ai 160.000 euro, con variazioni legate al numero di gare dirette o svolte come Quarto Uomo o VAR. Il primo ufficiale rappresenta il ruolo con il compenso più alto, seguito dagli assistenti e dai membri del VAR. Ogni arbitro riceve una quota fissa annuale: 30.000 euro per chi ha meno di 50 partite in A, 60.000 per chi ne ha più di 50 e 90.000 per gli arbitri internazionali.
Oltre a questo, esiste un ‘gettone’ per ogni partita e un rimborso spese. Per esempio, il primo ufficiale di un incontro di Serie A guadagna 4.000 euro lordi a partita, mentre il VAR riceve 1.700 euro, gli assistenti 1.400 euro ciascuno, l’A-Var 800 euro e il quarto uomo 500 euro. Nella Serie B, questi importi sono praticamente dimezzati, ad eccezione del quarto uomo, che mantiene la stessa quota del campionato maggiore.
A livello internazionale, la situazione è diversa. In Spagna, gli arbitri guadagnano 4.800 euro lordi per match, oltre a un compenso annuale di 167.000 euro. In Bundesliga tedesca, i ‘gettoni’ valgono 5.800 euro, con un compenso fisso di circa 87.000 euro all’anno. La Premier League e la Ligue 1 offrono compensi inferiori all’Italia: rispettivamente 1.065 euro a gara e 119.000 euro all’anno, e 3.123 euro a match con 82.800 euro annuali.
In campo europeo, le cifre variano in base al tipo di competizione. Ad esempio, per la Champions League, il primo ufficiale guadagna 6.000 euro per i playoff e ottavi di finale, 7.500 euro per i quarti e semifinali e 10.000 euro per la finale. Per l’Europa League, i compensi partono da un minimo di 5.500 euro per i primi turni a eliminazione diretta, culminando in un massimo di 7.500 euro per la finale del torneo.
Fausta Bonino, l'infermiera dell'ospedale di Piombino, è stata condannata all'ergastolo in via definitiva dalla Corte… Leggi tutto
Un'ondata di attacchi informatici, attribuiti agli hacker filorussi di Noname057(16), ha colpito l'Italia per la… Leggi tutto
Il primo weekend di Carnevale a Venezia ha portato alla ribalta il dibattito sul sovraffollamento… Leggi tutto
Ricevevano ordini via WhatsApp e, in alcuni casi, omaggiavano i clienti con un "cadeau" in… Leggi tutto
Oggi a Napoli il cielo sarà prevalentemente variabile, con nubi sparse che si alternano a… Leggi tutto
Durante la giornata odierna, il mare si presenterà mosso, generando condizioni di onde significative. Si… Leggi tutto