La polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Airola, nel Beneventano ha sventato un tentativo di introdurre droga nel carcere minorile. Lo fa sapere Sabatino De Rosa, vice coordinatore regionale campano per il settore minorile del Sappe, il Sindacato autonomo polizia penitenziaria.
Ha raccontato De Rosa: “Nel giorno di San Silvestro la Polizia penitenziaria di Airola ha fermato una giovane di etnia rom che portava droga nascosta da consegnare al fidanzato detenuto in occasione del colloquio.
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La droga era stata abilmente occultata all’interno di alcuni capi di abbigliamento, che risultavano scuciti e ricuciti in modo professionale per non destare sospetti”.
Il sindacalista sottolinea inoltre che “nel 2025, quando ogni cosa è automatizzata, i poliziotti penitenziari della struttura operano ancora come negli anni ’80, senza nessun aiuto tecnologico, affidandosi soltanto al proprio intuito e professionalità”.
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E' interessante leggere di come la polizia penitenziaria lavora in condizioni difficile. Pero, mi chiedo come sia possibile che nel 2025 non ci siano aiuti tecnologici, questo è un po strano e preoccupante.