Rapporto Deloitte: Real Madrid sul tetto d’Europa con fatturato record. Milan prima squadra italiana

Londra – I primi venti club calcistici più ricchi al mondo hanno raggiunto un nuovo traguardo storico nella stagione 2023/24, totalizzando ricavi per 11,2 miliardi di euro: il dato lo riporta la 28ª edizione della Football Money League di Deloitte Sports Business Group.

Incremento del 6% rispetto alla stagione precedente. Tra i risultati più rilevanti spicca il primato del Real Madrid, che diventa il primo club nella storia a superare il miliardo di euro di entrate in una sola stagione, grazie soprattutto alla ristrutturazione dello stadio Santiago Bernabeu, che ha raddoppiato i ricavi da matchday fino a quota 248 milioni di euro.

Il Manchester City si conferma al secondo posto, con un fatturato record di 838 milioni di euro, il più alto mai registrato da un club inglese. Il Paris Saint-Germain, con 806 milioni di euro, si posiziona al terzo posto, seguito dal Manchester United con 771 milioni e dal Bayern Monaco con 765 milioni. Tuttavia, il divario tra il Real Madrid e il secondo classificato non è mai stato così ampio, con una differenza di ben 208 milioni di euro, un dato che sottolinea ulteriormente la straordinaria performance economica del club spagnolo.

Tra i club italiani, il Milan si conferma al vertice, posizionandosi al tredicesimo posto nella classifica generale con un fatturato di 397,6 milioni di euro. Subito dietro c’è l’Inter, che registra entrate per 391 milioni di euro. Più complicata la situazione della Juventus, che scivola al sedicesimo posto, il suo peggior risultato nella storia della Money League, con ricavi pari a 355,7 milioni di euro. L’assenza dal calcio europeo nella stagione 2023/24 ha influito pesantemente sul calo economico del club torinese.

La crescita dei ricavi è stata trainata principalmente dagli introiti da matchday, aumentati dell’11% rispetto all’anno precedente. Per la prima volta nella storia, questa voce ha superato i due miliardi di euro complessivi, rappresentando il 18% delle entrate totali, il livello più alto dal 2014/15. Anche i ricavi commerciali hanno continuato a essere una fonte fondamentale per i club, contribuendo al 44% delle entrate complessive, con un incremento del 10% rispetto alla stagione precedente, grazie a eventi dal vivo, sponsorizzazioni e vendite al dettaglio. Al contrario, i ricavi televisivi sono rimasti stabili, a quota 4,3 miliardi di euro, poiché i principali campionati europei mantengono contratti a lungo termine per i diritti TV, destinati a durare almeno fino al 2027.

Il Real Madrid ha beneficiato non solo del raddoppio delle entrate da matchday, ma anche di un aumento del 19% nei ricavi commerciali, saliti da 403 a 482 milioni di euro, grazie al merchandising e a nuove sponsorizzazioni. Il Manchester City, pur consolidando il secondo posto nella classifica generale, ha registrato un fatturato inferiore di 208 milioni rispetto ai madrileni, evidenziando un divario che non si era mai visto prima nella storia della Money League. Per i club italiani, le performance sportive hanno inciso in modo determinante: il Milan e l’Inter, ad esempio, hanno beneficiato della partecipazione alla Champions League, mentre l’assenza della Juventus dalle competizioni europee ha pesato sui conti bianconeri.

Anche i club femminili continuano a crescere, registrando per la prima volta ricavi complessivi superiori ai 100 milioni di euro. Nella stagione 2023/24, l’FC Barcelona Femení si è confermato al primo posto con 17,9 milioni di euro di entrate, seguito dall’Arsenal Women, che ha registrato una crescita significativa grazie all’aumento dei ricavi da matchday e commerciali.

Secondo Tim Bridge, lead partner di Deloitte Sports Business Group, gli stadi stanno diventando sempre più poli di intrattenimento a 360 gradi, capaci di attirare sponsor, eventi e nuovi visitatori, rappresentando così un elemento cruciale per il futuro economico dei club. La diversificazione delle entrate e il miglioramento delle infrastrutture si confermano elementi chiave per il successo finanziario delle società calcistiche, che devono affrontare nuove sfide pur mantenendo la competitività sul campo.