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Stabilizzazione più vicina per precari comparto forestale

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Stabilizzazione più vicina per i 64 lavoratori del comparto idraulico-forestale del Casertano, dopo che i sindacati hanno siglato l’accordo con la Provincia di Caserta che prevede la possibilità di superare le 180 giornate all’anno, che rappresentano il requisito contrattuale che permette ai lavoratori di poter chiedere la stabilizzazione all’amministrazione di appartenenza.

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A fornire lo strumento per procedere con tale passaggio è stata la recente modifica della legge della Regione Campania 11 del 1996, che abolisce il blocco del turn-over nel comparto idraulico-forestale. “L’accordo con la Provincia di Caserta – sottolinea Tammaro Della Corte, segretario generale della Flai-Cgil di Caserta – è un grande risultato, che permette di restituire un minimo di dignità agli storici lavoratori forestali e ad un settore di vitale importanza per la funzione di salvaguardia idraulica dei territori.

L’accordo chiude un serrato ciclo di incontri e confronti, a volte anche aspri che hanno messo sempre al centro l’interesse dei lavoratori storici. Ora l’auspicio è che nel corso delle prime settimane del nuovo anno, si possa scrivere una parola di fine definitiva al precariato nella forestazione, e noi stiamo già lavorando perché ciò accada”.

Emilio Forte, segretario territoriale della Flai-Cgil con delega alla forestazione, spiega che “il superamento delle 180 giornate lavorative è solo un primo passo verso la normalizzazione della annosa vertenza dei lavoratori del comparto, precari da oltre quindici anni. Questa organizzazione sindacale si è spesa tantissimo per ottenere questo risultato, che in ossequio al contratto collettivo nazionale di lavoro, renderà i lavoratori padroni del proprio futuro”.

“Voglio ricordare che anche presso la comunità montana Monte Maggiore abbiamo conseguito lo stesso risultato per circa 80 lavoratori, per un totale dunque, compresi quelli dellaa Provincia, di circa 150 foorestali che si avviano verso la fine della precarietà – conclude –

Per noi è coimunque una soddisfazione incompleta però, visto l’insuccesso della trattativa con la Comunità Montana Monte Santa Croce di Roccamonfina, dove non siamo stati capaci di far comprendere ai vertici dell’ente l’importanza delle nostre tesi sull’argomento”.


Articolo pubblicato il giorno 3 Gennaio 2025 - 13:59



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