Un nuovo studio sconvolgente, pubblicato su Nature Medicine, prevede un futuro oscuro per l’Europa: se non si agirà drasticamente per ridurre le emissioni di gas serra, oltre 2,3 milioni di persone potrebbero morire a causa del caldo eccessivo entro la fine del secolo.
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La ricerca, condotta dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine e con la partecipazione di istituti italiani come l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha analizzato 854 città europee.
Secondo lo studio, le dieci città europee che vedranno il più alto numero di decessi legati alle temperature entro la fine del secolo sono Barcellona (Spagna), 246.082; Roma (Italia), 147.738; Napoli (Italia), 147.248; Madrid (Spagna), 129.716; Milano (Italia), 110.131; Atene (Grecia), 87.523; Valencia (Spagna), 67.519; Marsiglia (Francia), 51.306; Bucarest (Romania), 47.468; Genova (Italia), 36.338.
L’Italia, insieme a Spagna e Portogallo, è tra i Paesi più vulnerabili. Entro la fine del secolo, il tasso di mortalità legato al caldo potrebbe triplicare, con un impatto particolarmente grave sulle grandi città.
“Questo studio fornisce prove convincenti del fatto che il forte aumento dei decessi legati al caldo supererà di gran lunga qualsiasi calo legato al freddo, con un conseguente aumento netto della mortalità in tutta Europa”, dice l’italiano Antonio Gasparrini dell’Istituto britannico, co-autore della ricerca.
“I risultati confutano le teorie sugli effetti ‘benefici’ del cambiamento climatico – aggiunge Gasparrini – spesso proposte per opporsi a politiche di mitigazione che invece dovrebbero essere implementate il prima possibile”.
Man mano che ci si allontana dall’area del Mediterraneo si prevedono impatti meno pesanti, con diverse grandi capitali europee come Parigi che vedranno un aumento minore delle morti per caldo, anche se comunque significativo. Invece, la maggior parte delle città dell’Europa settentrionale, come quelle del Regno Unito e dei Paesi scandinavi, potrebbero registrare un netto calo dei decessi a causa della forte riduzione delle morti dovute al freddo.
Questo minor numero di vittime sarebbe tuttavia ampiamente controbilanciato dagli aumenti nel resto d’Europa, con il risultato di 2,3 milioni di morti complessive legate al cambiamento climatico.
Ma c’è una speranza: secondo gli esperti, fino al 70% di queste morti potrebbe essere evitato agendo rapidamente per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. “Dobbiamo perseguire con aggressività sia la riduzione delle emissioni che l’adattamento alle nuove condizioni climatiche”, afferma Pierre Masselot, autore dello studio. “Il futuro è nelle nostre mani”.
2,3 milioni: il numero stimato di decessi aggiuntivi legati al caldo entro il 2099.
854: il numero di città europee analizzate.
70%: la percentuale di decessi che potrebbero essere evitati con azioni immediate.
10: il numero delle città europee più a rischio, di cui 4 italiane.
Le conseguenze per l’Italia:
Aumento significativo della mortalità: soprattutto nelle grandi città e nelle regioni meridionali.
Impatto sulla salute pubblica: ondate di calore, colpi di calore, disidratazione.
Costi economici elevati: per la sanità, l’agricoltura e altre attività.
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L'articolo e interessante ma ci sono troppe preoccupazioni riguardo al futuro. E vero che il clima cambia, ma non so se le morti possono essere cosi tante. Bisogna fare di piu per capire.