Rosa Vespa, la donna accusata di aver rapito una neonata lo scorso 21 gennaio dalla clinica “Sacro Cuore” di Cosenza, rimarrà in carcere.
La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari di Cosenza, Claudia Pingitore, che questa mattina ha convalidato la misura cautelare dopo l’interrogatorio di garanzia. La Vespa è formalmente indagata per sequestro di persona.
Diversa la sorte per il marito, Moses Omogo Chidiebere, 43 anni, che era stato fermato insieme alla moglie con la medesima accusa. Il gip ha disposto la sua scarcerazione, ritenendo plausibili le sue dichiarazioni.
“Il mio assistito – ha dichiarato il suo avvocato, Gianluca Garritano – ha creduto sinceramente alla gravidanza della moglie, anche perché lei stessa aveva costruito una situazione credibile. Esistono foto che lo ritraggono mentre bacia il pancione”.
Secondo quanto riportato dal legale, Rosa Vespa aveva simulato la gravidanza indossando un pancione finto e aveva mostrato al marito una presunta lettera di dimissioni dalla clinica. Moses Omogo Chidiebere ha già lasciato il carcere di Castrovillari, dove era detenuto.
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