Duemila e cinquecento anni di storia per Napoli si celebreranno nel 2025, un anno ricco di eventi che accompagnerà la città verso la data simbolica della sua fondazione, il 21 dicembre. Secondo le previsioni dell’Osservatorio scientifico, nel 2025 si attende l’arrivo di 17 milioni di turisti, cifra che evidenzia come Napoli stia diventando sempre più una meta di richiamo a livello nazionale e internazionale.
Una serie di eventi celebrativi
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Per questo anniversario, un comitato è al lavoro per pianificare una rassegna culturale che includerà spettacoli, conferenze, concerti e dibattiti in collaborazione con università, musei, fondazioni e associazioni locali. Il comitato, composto da membri strategici tra cui il sindaco Gaetano Manfredi e altri rappresentanti del settore, ha l’obiettivo di “celebrare la storia, la cultura e l’arte della città e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico della nazione”.
Infrastrutture e accoglienza migliorate
Per accogliere l’aumento di visitatori, Napoli prevede di ampliare i servizi turistici, con la creazione di tre nuovi infopoint ecosostenibili e l’installazione di bagni autopulenti. Inoltre, il quartier generale delle celebrazioni sarà il Real Albergo dei poveri, simbolo di un progetto di recupero e trasformazione culturale.
Il logo del 2500° anniversario
Un importante elemento distintivo sarà il logo dedicato all’anniversario, selezionato tra 263 proposte grafiche. Il progetto vincitore, realizzato da Rita Rosaria Zunno, rappresenta un atto di valorizzazione del talento locale e la capacità di Napoli di attrarre giovani creativi.
Le celebrazioni coinvolgeranno anche istituzioni importanti come il Mann, il Museo Archeologico Nazionale, e il centro di produzione Rai di Napoli, che documenterà i momenti salienti di quest’anno speciale per la città.
Articolo pubblicato il giorno 1 Gennaio 2025 - 12:55
E’ interessante che Napoli festeggi duemila e cinquecento anni, ma mi chiedo se tutti questi eventi saranno ben organizzati e se i turisti troveranno una buona accoglienza. Speriamo che non ci siano problemi con le infrastrutture.