BENEVENTO – Un’inchiesta chiusa e cinque detenuti sotto accusa per aver trasformato la quotidianità dietro le sbarre del carcere di Benevento in contenuti social.
Tra il 25 e il 28 aprile 2024, cinque uomini – tre napoletani, un casertano e un beneventano – avrebbero utilizzato un cellulare all’interno del carcere di contrada Capodimonte per trasmettere video in diretta su TikTok e pubblicare foto e immagini della loro vita quotidiana.
Le accuse ipotizzano un utilizzo indebito di dispositivi di comunicazione, con i detenuti che avrebbero interagito in modalità live con utenti esterni, condividendo contenuti che mostrano momenti della vita dietro le sbarre. Le immagini e i video sarebbero stati pubblicati su un profilo specifico, attirando l’attenzione delle autorità.
Ora, i cinque indagati hanno venti giorni per esercitare i loro diritti di difesa: potranno chiedere di essere interrogati o presentare memorie difensive per chiarire la loro posizione. Scaduto questo termine, il pubblico ministero procederà con le decisioni del caso.
L’episodio riaccende i riflettori sul tema della sicurezza nelle carceri e sull’utilizzo illecito di dispositivi tecnologici in ambienti sottoposti a rigide restrizioni.
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