L’Orchestra del Teatro San Carlo, il teatro d’opera più antico d’Europa, si prepara ad affrontare un momento cruciale con la nomina del nuovo sovrintendente. Si tratta di un passaggio fondamentale per assicurare stabilità e prestigio nel panorama culturale internazionale.
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Con le candidature già chiuse, il nuovo sovrintendente inizierà il ruolo il 1° aprile, previa approvazione del ministro Alessandro Giuli, basata sulla proposta del Consiglio di indirizzo della Fondazione.
La situazione attuale del Teatro di San Carlo è caratterizzata da instabilità, soprattutto alla luce delle recenti vicende che hanno coinvolto le dimissioni di Lissner e la breve gestione di Carlo Fuortes. La selezione del nuovo sovrintendente mira a una leadership che possa rispondere alle necessità politiche e culturali del teatro. Anche se il Consiglio di indirizzo ha ricevuto candidature, conserva l’opzione di considerare altri nomi, suggerendo che potrebbero esserci sorprese nella selezione.
Trovare un candidato che possa conciliare consenso politico e credibilità artistica rappresenta una sfida significativa. Il processo di selezione sarà accompagnato dall’attenzione delle istituzioni locali e nazionali, con il Comune, la Regione e il Ministero della Cultura coinvolti. La procedura, impostata per tutelare la riservatezza delle candidature, è pensata per rassicurare i partecipanti, eliminando timori di eventuale esposizione pubblica in caso di esclusione. Il nuovo sovrintendente, oltre alla gestione delle risorse, avrà la responsabilità di costruire relazioni solide all’interno della comunità artistica, garantendo un futuro prospero al Teatro di San Carlo. L’orchestra del teatro ha espresso il proprio sostegno al processo, elevando la propria voce con una lettera indirizzata a istituzioni e organi di stampa, sottolineando l’importanza di questo momento per il teatro napoletano.
“I Professori d’Orchestra del Teatro San Carlo, in questi giorni, leggono insistenti notizie su ipotesi e previsioni di numerosi candidati alla Sovrintendenza del nostro Massimo. La scelta del Sovrintendente è legata a una progettualità gestionale, ma anche artistica, infatti, oggi è facoltà del nuovo Dirigente nominare il Direttore Artistico, che necessita competenze musicali, completezza culturale del settore, insieme alle capacità di relazione con le compagini e la disponibilità nel cogliere le occasioni che il mondo musicale offre.
E’ desiderio di noi artisti che il Sovrintendente sia identificato, dagli istituti preposti un nome di statura internazionale, di comprovata capacità manageriale, e che metta al centro dei suoi obiettivi non solo i grandi nomi della lirica mondiale, ma anche le risorse professionali interne alla Fondazione attraverso un piano di crescita artistica che valorizzi l’orchestra, da troppo tempo relegata a funzione secondaria; inoltre si auspica la presenza più frequente di rinomati direttori d’orchestra e di una stagione sinfonica e concertistica capace di far tornare l’orchestra ad essere protagonista della vita musicale partenopea. Nel rispettare gli attuali incarichi dirigenziali conferiti protempore, si ritiene necessario ricostituire ruoli e competenze allo scopo di avere una programmazione articolata, qualitativa e pienamente completa”.
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