”Il Piano arriva in ritardo rispetto al sisma 2017, ha avuto un iter normativo complesso e mostra grossa attenzione al tema della sicurezza, un elemento importante per una realtà come quella di Ischia, così a rischio dal punto di vista sismico, vulcanico e idrogeologico”.
E’ il commento del sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, dopo la presentazione del Piano di Ricostruzione dell’isola di Ischia per i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, interessati dal sisma del 2017 e dall’alluvione del 2022, adottato con deliberazione della Giunta regionale della Campania il 31 dicembre 2024.
Il Piano per la ricostruzione varato a dicembre disciplina gli interventi per la riparazione, il rafforzamento sismico e la ricostruzione degli edifici e degli aggregati danneggiati dal terremoto e dalla frana, ma stabilisce anche i criteri per delocalizzare case e attività ritenute incompatibili con le zone a rischio. Gli edifici da delocalizzare sono 261, corrispondenti a 367 unità abitative, mentre ci sono 27 strutture ricettive e 34 ettari dove si può ricostruire, con la possibilità di arrivare a 500 nuovi alloggi.
”Ci sono tanti aspetti positivi, il Piano è attuativo, ha valore paesaggistico, viene applicato immediatamente, è omogeneo e punta a riqualificare il territorio”, aggiunge il sindaco di Lacco Ameno, ”Ma ci sono cose da chiarire, sebbene la Regione Campania ci dica che è strumento flessibile e rinnovabile, mi spaventa l’idea che al momento manca una norma quadro per il ristoro economico per chi deve essere delocalizzato, pur non essendo stato toccato dal sisma del 2017 e dall’alluvione del 2022. Spero si vada ad analizzare nel dettaglio chi davvero deve spostarsi o meno e come indennizzare queste persone. Nessuno deve essere lasciato indietro”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Gennaio 2025 - 13:13